Pasquali si allontana dalla maggiornza

Sembrerebbe un’assenza come tante, ma non lo è. Dopo la prima ora dedicata alla discussione di interrogazioni e interpellanze, Umberto Pasquali (San Benedetto Viva) ha abbandonato il consiglio comunale: per giunta, non una seduta qualsiasi, bensì quella dove è stato votato, e approvato, il piano di gestione economica dei rifiuti e le nuove tariffe Tari. Punti all’ordine del giorno che ricevono l’endorsement di 13 consiglieri di maggioranza, mentre i 6 della minoranza di destra votano contro e i 3 del centrosinistra si astengono. Insomma, la defezione del socialista non sortisce effetti concreti sull’andamento del consiglio, ma la dice lunga sulla tenuta di maggioranza, che dopo l’addio di Rinascita Sambenedettese ora vede allontanarsi anche Pasquali, alleato prezioso, il quale nell’ultimo periodo ha collezionato più di un motivo per disertare l’emiciclo in un momento clou. Fra tutti, la questione sanità, in cui Pasquali è stato di fatto emarginato dal resto della maggioranza, che invece ha sposato la linea di Spazzafumo: questi, al termine del consiglio del 12 maggio, ha laconicamente dichiarato di "essere soddisfatto" degli annunci di Acquaroli, Saltamartini e Castelli. E non c’è dubbio che Pasquali, sostenitore della mozione Bottiglieri, non sia stato altrettanto soddisfatto. Altra patata bollente, la questione Ballarin, sulla quale Pasquali lamenterebbe la scarsa condivisione degli indirizzi da parte di sindaco e giunta. I malumori di maggioranza, che il sindaco continua a smentire, cominciano a palesarsi anche dove è richiesta la massima compattezza.