Pecore sbranate a Poggio di Bretta. Per Coldiretti "situazione insostenibile"

Uccisi dai lupi 14 capi e 26 dispersi. Terzo attacco in un anno nell'allevamento Ricciotti

Le pecore sbranate dai lupi

Le pecore sbranate dai lupi

Ascoli, 10 giugno 2018 – Quattordici pecore sbranate e 26 disperse. E’ questo il bilancio dell'ennesimo attacco di lupi. Il fatto è accaduto all'alba di ieri tra Poggio di Bretta e Appignano nell'allevamento di Antonio Ricciotti e Giovanna Vitacchi. Attorno alle 5.30 Ricciotti si è recato in azienda per mungere le pecore quando si è accorto che le recinzioni erano rotte. Successivamente ha trovato, a poca distanza, i cadaveri dei poveri animali morti. “Una situazione divenuta insostenibile - afferma in un comunicato la Coldiretti - anche perché gli indennizzi agli allevatori sono fermi da anni. Al momento si stanno pagando alcuni acconti per danni del 2011”. Per Ricciotti è il terzo attacco subito dall'inizio dell'anno.

"Per altro gli indennizzi non riescono mai a bilanciare il danno subito che non è solo la morte dell'animale ma riguarda anche la mancata nascita di agnelli e la produzione di latte – commentano Armando Marconi e Alessandro Visotti, presidente e direttore di Coldiretti Ascoli Fermo –. La fauna selvatica diventa ogni giorno di più fonte di pericolo per le aziende e per le stesse persone. Coldiretti da tempo si batte al fianco di allevatori e agricoltori per risolvere la questione ma finora non abbiamo visto alcuna azione concreta da parte della Regione Marche, il cui atteggiamento è diventato ormai veramente stucchevole per l'annoso immobilismo rispetto a questa emergenza".