
Il neo console Luigi Lattanzi alla celebrazione e Corrado Carpani con i figli di Nardinocchi
Si fa sul serio. Questa sera, dalle 20, torneranno in pista i cavalieri, a meno di un mese dalla Quintana in notturna del 12 luglio. Andranno in scena, infatti, le prove ufficiali cronometrate. Alla presenza dei giudici, in poche parole, allo Squarcia si svolgerà una simulazione di giostra, con tre tornate nel corso delle quali i cavalieri avranno anche la possibilità di alternare le varie cavalcature a disposizione. Un’occasione importante, quindi, per perfezionare la propria preparazione in attesa della Quintana. Si comincia alle 20, come detto, con il secondo cavaliere della Piazzarola, Aurelio Nencini. Dalle 20.45, poi, in campo i titolari. Questo l’ordine di assalto: Porta Maggiore, Porta Solestà, Sant’Emidio, Porta Tufilla, Porta Romana e Piazzarola. Nel frattempo, al sestiere di Porta Solestà ha riscosso successo la serata dedicata a Emilio Nardinocchi, a dieci anni dalla sua scomparsa. Il clou è stato rappresentato dalla presentazione di un volume dedicato proprio al compianto console. Da un’idea del sestierante Corrado Carpani, il libro è ricco di testimonianze, ricordi e foto che ripercorrono la vita del primo console di Porta Solestà. "Emilio Nardinocchi sta a Porta Solestà come il Sole al Ponte – si legge nella prefazione -. Un simbolo, forse anche di più, è stato per sessanta volte la guida del nostro sestiere. Fiero, autorevole ma sempre con il sorriso stampato sulle sue labbra". Dalla storia di Nardinocchi, ripercorsa dalla figlia Ornella, ai racconti dei suoi nipoti. Dai ricordi dell’attuale console Luigi Lattanzi a quelli del compianto Armando Bianchini. Il pensiero dei cavalieri gialloblù che hanno scritto la storia, da Paolo Margasini a Luca Innocenzi, ma anche le testimonianze dei quintanari storici. E poi tante, tantissime foto, per dimostrare ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, chi è stato e chi continua ad essere Emilio Nardinocchi per Porta Solestà e per la Quintana. Per ordinare una copia del libro ci si può rivolgere al numero 347/3647200.
Matteo Porfiri