Ascoli, banda dei supermercati in carcere. Trovata la pistola delle rapine

Dopo il fermo e le perquisizioni domiciliari è scattato l’arresto

La Mercedes dei rapinatori bloccata sulla Statale 16

La Mercedes dei rapinatori bloccata sulla Statale 16

Ascoli Piceno, 14 marzo 2018 - Sono abbottonatissimi gli investigatori del commissariato di pubblica sicurezza di San Benedetto che nel pomeriggio di lunedì, con un vero e proprio blitz lungo la statale Adriatica, a Porto d’Ascoli, hanno intercettato la banda delle rapine ai supermercati. Sull’operazione, interamente condotta dal personale della polizia di Stato di via Crispi, coordinato dal dottor Leo Sciamanna, emergono solo pochi particolari, poiché le indagini non sono ancora terminate.

Di certo si tratta dei tre malviventi che hanno messo a segno alcune imprese criminose lungo la fascia costiera, si tratta di due cittadini italiani, piuttosto giovani e di un cittadino albanese di mezza età. Durante le perquisizioni domiciliari i poliziotti hanno trovato materiale interessante ai fini dell’inchiesta ed anche la pistola che i delinquenti avrebbero usato in occasione delle rapine, ma non è dato ancora sapere se si tratta di un’arma vera o di un’automatica replica. I tre fermati, durante la notte fra lunedì e martedì, terminate le formalità di rito sono stati associati al carcere di Marino del Tronto a disposizione della Procura della Repubblica di Ascoli.

Nelle prossime ore ci sarà l’udienza di convalida del provvedimento e solo dopo i vertici della polizia renderanno noti i particolari dell’operazione. I tre avrebbero messo a segno alcuni dei colpi ai danni di supermercati fra San Benedetto (il 19 febbraio all’Eurospin di viale dello Sport e il 21 febbraio al Conad di via Togliatti) e a Grottammare (Si con Te il 25 gennaio), ma non si esclude che possa trattarsi della stessa banda che ha anche rapinato il Conad di Martinsicuro.

La tecnica, gli orari, la pistola, il gruppo composto di tre persone, sono elementi ricorrenti in tutte le rapine, ma per tracciare un preciso quadro in grado di addebitare tutti i colpi alla stessa organizzazione, vanno trovare prove inconfutabili. E’ questo il lavoro che gli investigatori del commissariato di pubblica sicurezza di San Benedetto stanno facendo in queste ore. La polizia ha quindi scoperto gli autori delle rapine ai supermercati, i carabinieri gli autori delle spaccate alle tabaccherie e sale slot.

Ora mancano all’appello, la banda dei furti di auto e il piromane (o i piromani) che ha incendiato decine di auto sulla riviera in un paio di anni. Fenomeni che da qualche settimana, insieme ai furti in appartamento, stanno segnando il passo. Potrebbe essere il segnale che anche in questi filoni gli investigatori stanno facendo sentire il fiato sul collo dei malviventi.