Rcf, forfait dell’azienda all’incontro coi sindacati Intanto la succursale è in smantellamento

Il futuro lavorativo dei 23 dipendenti della Rcf può aspettare: i vertici della ditta emiliana non si presenteranno all’incontro fissato con sindacati e Regione Marche per lunedì 1º febbraio. E’ quanto rendono noto le stesse rsu, che avevano chiesto con forza un confronto con l’azienda produttrice di impianti audio, per salvare lo stabilimento di via Val Tiberina dalla chiusura. Una chiusura comunicata dalla stessa Rcf lo scorso12 gennaio, nonostante sia in arrivo un maxi prestito da 44 milioni ottenuto da una cordata di 13 istituti di credito. Per ora si parla di rinvio: l’assessore regionale Stefano Aguzzi ha manifestato la propria disponibilità a calendarizzare una nuova data, ma la risposta di Rcf all’interessamento dei sindacati non lascia presagire nulla di buono: nel frattempo, infatti, la succursale sambenedettese è in via di smantellamento. Come contropartita, la Rcf ha proposto ai lavoratori di trasferirsi presso lo stabilimento di Reggio Emilia, ma per i dipendenti si tratta del proverbiale ‘male minore’, dal momento che la dislocazione della forza lavoro implicherebbe uno spostamento di circa 400 chilometri, e quindi spese non indifferenti a carico degli stessi lavoratori, la cui età media si aggira fra i 45 e i 50 anni. Insomma, il punto rimane in sospeso. A nulla potrebbe valere la solidarietà espressa persino da Luciano Ligabue, informato della vicenda tramite una lettera inviata da Fabrizio Traini, uno dei 23 dipendenti.