Rissa e danneggiamento Un ascolano di 35 anni finisce a processo

E’ finito sotto processo per le accuse di rissa e danneggiamento un ascolano di 35 anni difeso dall’avvocatessa Rita Occhiochiuso. Una rissa alla quale parteciparono altre due persone che però le indagini non hanno consentito di identificare, per cui in questo procedimento in corso davanti al tribunale di Ascoli c’è solo un imputato. Parliamo di fatti che risalgono al 25 aprile del 2019 in via Napoli, nei pressi di un bar. Alle 7,20 di quella mattina al centralino del 113 arrivò la telefonata di una signora residente in zona che, attirata dagli schiamazzi che provenivano dalla strada, si è affacciata alla finestra di casa ed ha visto tre persone, tutte decisamente alterate, che se le davano di santa ragione. Due di queste si allontanarono poi insieme; erano vestite di nero. La terza persona, a torso nudo e tatuata, prese la direzione di Marino del Tronto a bordo di un’auto. Anche un altro residente telefonò alla polizia e riferì della rissa con l’uomo a torso nudo che brandiva due tergicristalli, che le indagini hanno poi appurato che aveva "strappato" da un’auto in sosta. Una volante della questura si portò in zona e a Marino intercettò l’auto con a bordo un soggetto a torso nudo, tatuato; presentava diverse ecchimosi e perdeva sangue dal naso. La descrizione corrispondeva a quella fatta dai due testimoni oculari. L’ascolano ammise di aver partecipato ad una rissa con due persone sconosciute che, a suo dire senza motivo, lo avevano aggredito. Sul posto intervennero anche i carabinieri. p. erc.