"Sant’Angelo Magno e oratorio Così torneranno i nostri due gioielli"

Alessandra Stipa (Fai): "Per la chiesa e per la Madonna del Sole di Capodacqua ci siamo attivati da tempo. Siamo a un passo dal bando: purtroppo i tempi sono lunghi, l’importante è che si parta"

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Proseguono quasi di pari passo sotto l’ala protettiva e attenta del Fai gli iter che porteranno, si spera in tempi relativamente brevi, al completo recupero di due gioiellini architettonici del Piceno, la chiesa di Sant’Angelo Magno nel quartiere della Piazzarola ad Ascoli e l’oratorio della ‘Madonna del Sole’ a Capodacqua di Arquata. Danneggiati dal sisma del 2016, il secondo sicuramente più del primo, entrambi i beni sono accomunati dalla fortuna di avere avuto su di loro costantemente l’occhio vigile del Fondo ambiente italiano nella persona della presidente regionale e capo delegazione di Ascoli, Alessandra Stipa, che ha sollecitato continuamente senza perdersi mai d’animo le autorità competenti affinché non venissero lasciati al loro destino di eterni beni inagibili.

"Sto seguendo da vicino Sant’Angelo Magno – dice la Stipa – e il progetto, di cui se ne sta occupando il Comune, dovrebbe essere terminato a breve, dopodiché ci vorrà l’approvazione della Soprintendenza. Per la Madonna del Sole, invece, siamo più avanti perché nella fase dell’indizione del bando per l’appalto dei lavori. Il progetto è infatti finito ed è stato consegnato alla Soprintendenza dal Fai a marzo scorso. A maggio mancava un ulteriore certificato che il Fai ha mandato nel giro di dieci giorni e quindi è tutto pronto. C’è stato poi, però, il rincaro dei costi a causa del quale la Soprintendenza ha dovuto rivedere i conti. Siamo, dunque, ad un passo dal bando. Il Fai sta seguendo passo dopo passo tutte le vicissitudini di questi due beni. Purtroppo i tempi sono lunghi, però l’importante è che si parta".

Per quanto riguarda la chiesa di Sant’Angelo Magno, fu proprio la Stipa ad accorgersi che la splendida costruzione longobarda non era stata inserita nella lista dei beni da finanziare per il recupero con i fondi del terremoto. Successivamente è partito l’iter il cui primo passo è stato l’approvazione da parte della giunta comunale del progetto esecutivo per l’intervento di miglioramento sismico per un importo complessivo di 1.000.000 di euro. Progetto ora nella sua fase finale. Per quanto riguarda invece la ‘Madonna del Sole’, l’interessamento del Fai c’è stato all’indomani della prima scossa di terremoto del 2016 quando ne sollecitò la messa in sicurezza urgente, prontamente realizzata dal Ministero con il supporto dei Vigili del fuoco. Il Fai ha poi lanciato un appello di raccolta fondi nazionale a favore del monumento, cui hanno risposto tanti italiani donando 380mila euro, che si sono sommati al contributo del Ministero della cultura e alle donazioni raccolte attraverso il portale Artbonus per ulteriori 490mila euro, a coprire il costo complessivo del progetto di recupero. Progetto che ora è nelle mani della Soprintendenza per la sua attuazione.

Lorenza Cappelli