Sorda da piccola, si laurea. La vittoria di Benedetta

Ha 20 anni ed è di Monte Urano, il traguardo all’Università di Urbino: "Se non fosse accaduto tutto questo, sono convinta che non sarei ciò che sono ora, non sarei così forte"

Sorda da piccola, si laurea. La vittoria di Benedetta

Sorda da piccola, si laurea. La vittoria di Benedetta

Ascoli, 18 marzo 2024 – Sorda dall’infanzia, una giovane di Monte Urano si laurea in Scienze dell’Educazione e diventa esempio di resilienza, tenacia e coraggio. Benedetta Santarelli, 20 anni, è sorda fin da quando era bambina. Ma oggi può gioire per aver centrato il suo obiettivo, la laurea triennale all’Università degli Studi di Urbino, e lancia il suo messaggio, soprattutto a chi nella vita, come lei, incontra mille ostacoli: "Non abbattetevi mai, accettatevi. Vivete la vita al massimo, prefissandovi degli obiettivi". Benedetta ha conosciuto le difficoltà della vita molto presto. Da bambina, infatti, la meningite le ha portato via l’udito e la sua strada è diventata tutta in salita. Ma non si è mai abbattuta.

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"Ho l’impianto cocleare all’orecchio sinistro, sono sorda dall’età di tre anni – racconta – Se non fosse accaduto tutto questo, sono convinta che non sarei ciò che sono ora, non sarei così forte". "Fino alle scuole superiori ho trovato insegnanti di sostegno che mi hanno sempre supportata – aggiunge la 20enne – Grazie anche a Claudia, la mia maestra delle elementari, che mi ha aiutata molto".

Poi è arrivata la sfida della laurea: "Mi sono detta: posso farcela. Io sono una tosta. Sono sempre stata così, ma dalle scuole superiori ho iniziato a essere un pò più sciolta e a capire cosa volessi fare nella vita". Obiettivo laurea centrato: "il giorno della proclamazione ero molto emozionata. - ricorda - Di difficoltà, non nego, ne ho incontrate, soprattutto nel periodo delle mascherine. Leggo principalmente le labbra, non è stato semplice seguire le lezioni".

"Il messaggio a chi vive un momento difficile? Non abbattersi, – dice Benedetta – anche quando non ci si sente all’altezza. Ora vorrei fare la pedagogista, per aiutare bambini con le mie stesse problematiche, ma non solo. Intanto sceglierò l’indirizzo per la laurea magistrale. Vorrei viaggiare e conoscere nuove persone".