"I lavori pubblici sono stati invitati a fare accertamenti sulla questione. Da Sideralba era stata presentata una Scia per realizzare una recinzione leggera con lo scopo di integrare tratti di recinzione esistenti ed evitare accessi involontari: l’ufficio ha verificato che il titolo è conforme alle prescrizioni urbanistiche. Non esiste una servitù di pubblico passaggio a favore di terzi: per questo servono altri elementi con l’obiettivo di far partire un iter ben preciso. In ogni caso ci sono probabilità per raggiungere accordo temporaneo per consentire un accesso in occasione delle partite". È con queste parole che il sindaco Antonio Spazzafumo afferma la posizione del comune di San Benedetto sulla questione del sentiero che collega la Statale 16 con viale dello Sport, e che prima della chiusura consentiva agli studenti del ‘Guastaferro’ e ai tifosi della Samb di raggiungere agevolmente l’istituto scolastico e lo stadio ‘Riviera’. Insomma, la questione è tutt’altro che risolta, e a sottolinearlo è stata la stessa Barlocci, che in consiglio ha ricordato di aver già indirizzato una diffida ad adempiere al sindaco e al dirigente all’urbanistica. La consigliera, in assise, ha anche protestato per la pec inviatale dal dirigente all’urbanistica a seguito della diffida del 15 gennaio. Scambi di corrispondenza che la dicono lunga su quanto sia alta la tensione sull’argomento: Barlocci, in tal senso, ha messo in chiaro di essersi occupata della vicenda nell’esclusivo interesse dei cittadini. Attività che costituisce il nocciolo dell’iniziativa portata avanti dalla consigliera e che, secondo la stessa, dovrebbe essere portata avanti dall’amministrazione in base a quanto prescrive la legge. Nel merito, la Barlocci aveva chiesto che venisse confermato il diritto reale di ‘servitù pubblica’, proprio perché la stradina viene percorsa da anni dai ragazzi e i supporters rossoblù. E in consiglio il mantra non è cambiato: "Bisognava rigettare quella Scia e dimostrare l’utilizzo da tempo immemore del sentiero".
g.d.m.