
Gli scontri alla fine della partita L'Aquila-Sambenedettese
L’Aquila, 26 gennaio 2025 – Momenti di grande tensione e scontri, con feriti, tra le opposte tifoserie al termine della partita tra L’Aquila e la Sambenedettese. Un folto gruppo di tifosi della capolista, presenti sugli spalti in circa un migliaio, anziché uscire con le previste misure di sicurezza, avrebbe invaso il campo per festeggiare la vittoria con i giocatori: alcuni di questi avrebbero raggiunto il settore della curva riservato ai sostenitori di casa, che a loro volta sarebbero entrati in campo.
A quel punto, si è scatenato il caos e gli scontri, violenti, hanno causato anche dei feriti. Non si sa ancora se hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale. I fatti si sarebbero svolti anche davanti a famiglie con bambini, visto che allo stadio erano accorse oltre 4mila persone. Le forze dell’ordine, che stanno facendo indagini sui gravi incidenti, hanno dovuto lavorare a lungo per fare tornare la calma.
Ma “l’Us Sambenedettese smentisce” la ricostruzione sui “disordini avvenuti alla conclusione della partita, quasi a imputare il fatto alla tifoseria ospite”. “Dalle prime ricostruzioni – si legge in una nota della società –, quanto accaduto sembrerebbe ricondotto alle opinabili scelte operate da chi doveva occuparsi della sicurezza. I tifosi della Sambenedettese che si trovavano in tribuna sono stati indirizzati verso la curva ospiti passando per il campo, per farli defluire dallo stadio. In quel mentre alcuni tifosi de L’Aquila, dalla propria curva, hanno scavalcato i cancelli e si sono diretti verso la curva ospiti. Tale fatto ha generato gli scontri. La mancanza di idonee misure di sicurezza ha reso possibile, altresì, che due tifosi dell’Aquila forzassero la porta di ingresso che dal campo conduce agli spogliatoi, fortunatamente senza esiti negativi per l’incolumità delle persone”.
Quanto al post partita, in sala stampa mister Palladini non si presenta. A parlare sono il direttore sportivo De Angelis e i rossoblù Kerjota e Guadalupi con il presidente Massi per ultimo. Nonostante ora il vantaggio sia di 12 punti sull’Aquila 1927, che è rimasta seconda, tutti predicano prudenza. “Sapevamo che contro L’Aquila 1927 era una partita importante e siamo riusciti a farla nostra – dice il mediano Guadalupi –, ma non è ancora finita, perché mancano tante partite. Dobbiamo continuare così e cercare di fare più punti possibili”.
Guadalupi aggiunge che la sua rete “sono stato fortunato, perché il difensore dell’Aquila 1927 ha lisciato la palla e io non mi sono fatto scappare l’occasione”. Ora avete 12 punti di vantaggio sull’Aquila 1927, chi dovete temere? “Noi stessi – spiega Kerjota –. Siamo riusciti a vincere contro una forte squadra come L’Aquila 1927, però non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare con questo passo. Intanto siamo una squadra completa: chi è in panchina può giocare titolare tranquillamente in tutte le altre formazioni di serie D”. Chiude il direttore sportivo De Angelis. “Un successo importante, però, è ancora lunga la strada per esultare alla promozione – dice il diesse –. Non dimenticatevi che si sono giocate soltanto le gare della quarta di ritorno. E c’è ancora molto strada da fare. Noi siamo contenti per come si è espressa la squadra”.