Tornano le Giornate Fai: gioielli nascosti in città visitabili per un weekend

La presidente Stipa: "Covid e guerra, c’è bisogno di arte e di bellezza"

Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate Fai di primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese. Ad Ascoli e provincia si potranno visitare: il borgo di Paggese di Acquasanta, la chiesa della Madonna del sole a Capodacqua ad Arquata, il sito dell’Elettrocarbonium ad Ascoli, il convento, la chiesa e il parco dell’Annunziata, la Fortezza Pia, palazzo Bazzani, il mulino di Sisto V a Montalto dove il tour proseguirà per gli antichi castelli, le vecchie e nuove cattedrali (palazzo Paradisi, la cattedrale e il teatro comunale), ma anche per piazza Umberto I, casa Sacconi, San Nicolò e Santa Chiara. E ancora, nella pinacoteca di Ascoli è in programma una visita guidata alla scoperta dei disegni di Piersante Cicala. Nelle Marche saranno 65 i beni aperti. "Mai come in questo anno – dice la presidente Fai Marche e capo delegazione di Ascoli, Alessandra Stipa - le giornate Fai di Primavera vogliono costituire un momento di distensione e allentamento della tensione accumulata per due lunghi anni di pandemia, sfociati in un’altra dolorosa guerra in territorio europeo, dopo le tensioni balcaniche del secolo scorso. Sessantacinque i beni selezionati dalle delegazioni marchigiane e dai gruppi in questa trentesima edizione".

l. c.