Ascoli, riapre il traforo. Umbria più vicina

Da venerdì si potrà di nuovo attraversare il tunnel rimasto chiuso dopo il terremoto

Il tunnel che riapre

Il tunnel che riapre

Ascoli, 18 febbraio 2019 - Un giro dell'oca lungo 203 chilometri e della durata di due ore e dieci per andare da Ascoli a Spoleto: fino ad oggi per raggiungere la vicina Umbria, come sanno bene pendolari, turisti e lavoratori, toccava fare il giro a Civitanova e poi rientrare verso Macerata. Per Norcia, meta classica delle gite domenicali pre terremoto, quasi due ore. Stesso discorso per Castelluccio, una delle mete preferite dagli ascolani. Ma da venerdì 22 questa stortura, una delle tante, troppe da smaltire come causa del terremoto avvenuto 30 mesi fa, verrà attenuata.

Riapre infatti il traforo di Forca Canapine, quei circa sei chilometri di galleria sulla Statale 685 ‘delle Tre Valli Umbre’ che collega Norcia e Ascoli. La strada che permette una connessione diretta tra il Comune umbro e Arquata è infatti rimasta chiusa a lungo, costringendo gli automobilisti a deviare sulla Salaria fino all’uscita per Cittareale e a proseguire poi sulla strada provinciale 476. Poi era stato riaperto per pochissime ore al giorno, ma dal 22 febbraio sarà finalmente fruibile. La riapertura della galleria ‘San Benedetto’ avverrà in concomitanza con l’avvio della grande mostra mercato ‘Nero Norcia’ dedicata al tartufo, primizia dei Monti Sibillini. Purtroppo, però, la viabilità resterà interdetta agli autobus e ai mezzi pesanti.

A detta del sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, il vero problema è proprio quello della chiusura al traffico dei mezzi pesanti, il cui transito potrebbe rappresentare un rilancio importante per l’economia della zona, da tempo in ginocchio.

«Prima del terremoto – spiega il primo cittadino – per arrivare da Arquata a Norcia si impiegavano solamente 12 minuti. Dopo il sisma, invece, i tempi si sono allungati in modo drammatico. Passando per Cittareale, infatti, ci vuole più di un’ora. Adesso è arrivata una buona notizia, ma per il nostro Comune è solo una vittoria parziale. Non potranno transitare i camion e gli autobus, quelli cioè che potrebbero promuovere un rilancio economico. Inoltre si tratta di una riapertura provvisoria. La galleria Cesaronica, infatti, deve essere ancora sistemata, e quando partiranno i lavori il traforo verrà di nuovo chiuso. Stando a quanto dichiarato dall’Anas, per riaprirlo definitivamente ci vorrà almeno un anno». Una riapertura provvisoria e parziale, dunque, che comunque lancia un primo segnale di ripresa per il territorio.