Ascoli, agroalimentare e turismo sotto la lente. “Il futuro è digitale”

La tavola rotonda organizzata da ‘il Resto del Carlino’ e ’QN Economia & Lavoro’

In platea (da destra) il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, e Paolo Giacomin, direttore di Qn-il Resto del Carlino (Foto Labolognese)

In platea (da destra) il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, e Paolo Giacomin, direttore di Qn-il Resto del Carlino (Foto Labolognese)

Ascoli Piceno, 10 ottobre 2018 - Tre settori con tanti punti di contatto e che devono lavorare insieme per dare slancio al distretto turistico agroalimentare marchigiano. La tavola rotonda organizzata da ‘il Resto del Carlino’ e ‘QN Economia & Lavoro’, in collaborazione con Tim, ha messo di fronte il turismo con l’agroalimentare e l’innovazione tecnologica, facendo emergere la distanza che a volte si crea nel rapporto tra pubblico e privato, ma anche la necessità di trovare la strada per far sì che le eccellenze alimentari e le bellezze del territorio possano essere la chiave di una ripresa che deve passare dall’abbraccio con le nuove tecnologie digitali.

Introdotti dal direttore di ‘QN Quotidiano Nazionale’ e ‘il Resto del Carlino’, Paolo Giacomin, e moderati da Davide Nitrosi, responsabile ‘QN Economia & Lavoro’, i lavori hanno visto subito il mondo istituzionale mettere sul tavolo le possibilità e le difficoltà delle pubbliche amministrazioni rispetto ai temi dell’innovazione tecnologica: il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha detto che «il 95% del territorio regionale verrà collegato con la banda ultralarga», ma il sindaco Guido Castelli ha sottolineato che da un lato gli enti devono garantire l’infrastrutturazione e dall’altro «non hanno competenze tecniche adeguate».

Il padrone di casa, Gino Sabatini, ha messo l’accento sull’idrosuperficie realizzata sul lago di Gerosa dalla Camera di Commercio con la Regione e il Comune di Comunanza: «Abbiamo un accordo con l’aeroporto di Zara e crediamo che questo possa portare un valore aggiunto per il territorio». A fare da collante agli interventi istituzionali ci ha pensato Anna Casini, assessore regionale all’agricoltura e vicepresidente. Parlando dell’impegno messo in campo per la zona del cratere, ha messo l’accento sulle aree interne: «Sono la parte più importante della regione, abbandonarle significherebbe anche avere problemi di dissesto idrogeologico a valle».

Per il lato tech era presente Cristiano Alborè, responsabile vendita specialistica business e top clients Tim, che oltre a chiedere uno sforzo reciproco agli enti pubblici si è soffermato sulle reti 5G e sull’utilizzo dei big data in questi settori. Confindustria Centro Adriatico, per voce del presidente Simone Mariani, ha messo in fila i numeri dell’agroalimentare e del turismo, in costante crescita come fatturato e occupazione.

Appassionato l’intervento del direttore di Coldiretti, Alessandro Visotti, che ha ribadito il rischio della concorrenza sleale straniera sui prodotti alimentari e la parallela necessità di difendere i prodotti italiani. Il marketing territoriale è stato al centro degli interventi di Duccio Caccioni (direttore marketing e qualità del Caab di Bologna e coordinatore scientifico della Fondazione Fico) e di Angela Velenosi di Velenosi Vini, entrambi in collegamento Skype, per restare in tema di tecnologie. Sul turismo si sono concentrati Fausto Calabresi di Confcommercio e Sandro Assenti di Confesercenti, evidenziando la necessità di utilizzare bene il digitale e soprattutto di unire il territorio per fare sistema.