Comunanza, la Whirlpool sposta la produzione: 132 lavoratori a rischio

La lavatrice Acqualtis sarà fatta a Napoli. La notizia arriva da Roma dove si è tenuto un incontro di verifica al Mise sullo stato di avanzamento del piano industriale 2015-2018 dell'azienda

L'interno di uno stabilimento Whirlpool

L'interno di uno stabilimento Whirlpool

Comunanza (Ascoli), 17 maggio 2018 - La Whilrpool ha deciso di spostare la produzione della lavatrice Acqualtis da Comunanza a Napoli. E’ questa la cattiva notizia giunta da Roma dove questa mattina si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico l’incontro di verifica sullo stato di avanzamento del piano industriale 2015-2018 del gruppo industriale. Erano presenti i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali. “La decisione è drammatica per Comunanza – si legge in una nota dell’Ugl -, la produzione della lavatrice Acqualtis e dell’insieme dell’area produttiva collegata che verrebbero spostate a Napoli rappresenta il 30% della produzione odierna di Comunanza. Il piano posto questa mattina dalla Whirlpool a Roma sul tavolo del Mise prevede un esubero, con l’organico di oggi, di 132 unità lavorative, dopo tutti i tagli precedentemente effettuati. Se non è un disimpegno completo della Whirlpool dal sito di Comunanza, poco ci manca. Il ridimensionamento dello stabilimento di Comunanza, già fortemente e negativamente marcato nel piano strategico Whirlpool Italia, subisce, con la decisione di oggi, un ulteriore colpo che può mettere a rischio la sua stessa sopravvivenza”. Intanto cresce la preoccupazione tra i lavoratori che si preparano a una immediata mobilitazione.

“Allo stato odierno gli investimenti previsti – ha dichiarato la segretaria nazionale Fim Cisl, Alessandra Damiani - sono stati sviluppati per un importo superiore a quelli previsti che erano pari a 517 milioni di euro, questo nonostante i volumi abbiano, rispetto alle previsioni, subito una battuta d’arresto. Questo porta ad avere, secondo quanto riferito dall’azienda, ad una coda di eccedenze da gestire. Per quanto riguarda il futuro per il triennio 2019/2021 sono state individuare strategie che sviluppino una crescita di volumi e la specializzazione dei siti per classe di prodotto. Per la Fim – ha proseguito Damiani - l’obiettivo da perseguire e centrare è quello di portare a termine quanto previsto sia nel piano sociale nel piano 2015-18, comprese tutte le reindustrializzazioni previste sulle quali registriamo ancora dei ritardi. Su questi obiettivi riteniamo necessario la condivisione del percorsa da seguire per il prossimo triennio in modo da centrare e dare una risposta lavorativa per tutti i lavoratori del gruppo. Per questo abbiamo richiesto nelle prossime settimane di affrontare nello specifico ogni aspetto relativo alle specificità di ogni sito, mentre nel mese di luglio previsto un aggiornamento in sede ministeriale sullo stato dell’arte del piano”.