MASSIMILIANO MARIOTTI
Politica

Ascoli, il presidente della Provincia Sergio Loggi rassegna le dimissioni

La decisione dopo l'astensione del Pd sul bilancio di previsione 2024 e quello pluriennale 2024-2026, approvati dal consiglio con il parere positivo dei revisori dei conti, ma che poi hanno prodotto l'inattesa presa di posizione del presidente

Sergio Loggi ha rassegnato le dimissioni da presidente della Provincia

Sergio Loggi ha rassegnato le dimissioni da presidente della Provincia

Ascoli, 29 aprile 2024 –  Terremoto in Provincia: il presidente Sergio Loggi rassegna le dimissioni. A palazzo San Filippo è stata una giornata decisamente infernale dopo l'astensione del Pd sul bilancio di previsione 2024 e quello pluriennale 2024-2026, approvati dal consiglio con il parere positivo dei revisori dei conti, ma che poi hanno prodotto l'inattesa presa di posizione del presidente.

"Per quasi due anni e mezzo, con entusiasmo e passione – dichiara Loggi - ho svolto le funzioni assegnate cercando di operare al meglio e nell’interesse dell’intera comunità provinciale. Ringrazio i consiglieri provinciali, i colleghi sindaci, i dirigenti e tutti i dipendenti dell’ente che mi hanno sostenuto e accompagnato in questi mesi di lavoro complesso in un ente predissesto e con problemi economici e strutturali che provengono da molto lontano".

Approvata all'unanimità invece la mozione presentata dal capogruppo Daniele Tonelli e i consiglieri Luciana Barlocci e Giovanni Borraccini che proprio qualche giorno fa avevano deciso di prendere le distanze dal presidente e formare un 'gruppo misto' dopo aver puntato il dito contro il piano d'ambito, le strutture scolastiche e la viabilità.

A non partecipare alla votazione sono stati soltanto De Vecchis e Bottiglieri che hanno deciso di uscire dall'aula al momento di esprimere la propria preferenza. Un esito in grado di produrre l'inevitabile reazione da parte dello stesso Loggi che dopo aver annunciato in consiglio la sua volontà di rassegnare le dimissioni poi ha provveduto a formalizzarle davvero, salva sempre la possibilità di ritirarle entro 20 giorni.

Termine ultimo dopo il quale la decisione manifestata diventerà efficace ed irrevocabile ai sensi dello statuto della Provincia.

Una serie di punti di vitale importanza quelli che sono stati sottoposti all'approvazione dai tre firmatari. Con gli stessi si è voluto impegnare innanzitutto il presidente a costituire una commissione conoscitiva con un supporto esterno volto a valutare le cause della condizione finanziaria che ha causato il predissesto, accertando allo stesso tempo anche le responsabilità contabili e politiche nonché la relativa copertura finanziaria.

In secondo luogo poi si è chiesto di provvedere alla modifica del piano in cui si prevedeva l'assunzione di n. 5 posizioni di categoria b 3 e n. 4 posizioni di categoria c (operai e cantonieri) per permettere un turnover e consentire ai servizi legati a viabilità e patrimonio di funzionare adeguatamente. Nelle attenzioni del gruppo misto anche l'individuazione di 400mila euro di investimenti da dedicare alle aree interne, soprattutto a seguito dello scioglimento del consorzio di bonifica gas 'Val d'Aso'.

Varie le criticità relative a tutto il discorso inerente alla viabilità provinciale. Qui l'invito è stato orientato nel dare indirizzo espresso e incontrovertibile al servizio di viabilità con un avvio immediato del piano asfalti. A completare il tutto la richiesta di reperire i fondi necessari per il completamento della Mezzina, un'opera ritenuta strategica per lo sviluppo dell'intero territorio.