Sanremo Giovani, La Rua: "Ci avete regalato il tour mondiale"

La band arriva ottiene il 35% di televoto ma seconda, non gareggerà tra i Big. Baudo: "Ascoli ha una piazza magnifica"

La Rua a Sanremo Giovani

La Rua a Sanremo Giovani

Ascoli, 22 dicembre 2018 - "35% di televoto. Il pubblico da casa ci ha aiutato ad essere in assoluto i più votati di tutti e 24 i finalisti di Sanremo Giovani. Che cos'è questa se non una vittoria? Ci avete regalato il tour mondiale e faremo di tutto per farci valere! Grazie". Con queste parole La Rua, classificata seconda, ha commentato la partecipazione a Sanremo Giovani. Nonostante il verdetto, e' sempre ottimista e proiettata al futuro band pop/folk, capitanata da Daniele Incicco (gli altri componenti sono William D’Angelo, Davide Fioravanti, Nacor Fischetti, Alessandro Charlie Mariani e Matteo Grandoni). Assieme a Mahmood e Nyvinne, primo e terzo classificato, La Rua sarà coinvolti nell'iniziativa voluta dalla Rai e dal ministero degli Affari Esteri che li porterà da marzo in tour a Tunisi, Tokyo, Sydney, Buenos Aires, Toronto, Barcellona e Bruxelles. Sicuri sul palco, i ragazzi di Ascoli, hanno sognato fino all'ultimo di poter gareggiare con i Big della canzone italiana. Ma ribaltando un televoto che lo vedeva al 5% contro il 35% della band ascolana (in gara con la canzone ‘Alla mia età si vola’), è Mahmood, interprete di Gioventù bruciata, a staccare il pass per il Teatro Ariston. Il sostegno dei telespettatori non è bastato a La Rua. “Durante le serate televisive le canzoni/Artisti in competizione – si legge nel regolmento del concorso -, sarranno votate da: la Commissione musicale, con peso percentuale del 40%; la Giuria televisiva (v.anche succ. art. 12), con peso percentuale del 30%; il pubblico attraverso il tlevoto, con peso percentuale del 30%”. A presentare il gruppo durante la seconda serata di Sanremo Giovani, è Fabio Rovazzi: cantano per sesti. Una clip, in cui la band si racconta, anticipa l’esibizione. “La Rua nasce nel 2009 – spiega Incicco - e da quell’anno abbiamo semplicemente scritto canzoni e fatto concerti. Ci siamo dedicati alla sala prove, abbiamo girato tutta l’Italia proponendo i live. Ad Ascoli Piceno le rue sono quelle piccole vie che portano in centro storico; ci piaceva portare con noi qualcosa che appartenesse al nostro territorio e soprattuto che rappresentasse quello che è un viaggio. Il nostro genere si può definire con new folk, una rivisitazione di quello che è il folk tradizionale però contaminato con delle sonorità moderne. Prima dei nostri live – conclude il cantante con ironia - succedono molte cose, un tra tutte che ci picchiamo per scherzare”.

“Io sono stato ad Ascoli – afferma Pippo Baudo, dove c’è una piazza magnifica, bellissima dove c’è un bar frequentato da Gabriele D’Annunzio. C’è un bellissimo teatro. Giovanni Allevi è un vostro concittadino che è sempre in viaggio in tutto il mondo a fare sempre concerti e dirigere orchestre”. “Tra l’altro – afferma Rovazzi riferendosi al titolo e al testo del brano proposto dalla band - abbiamo delle cose in comune: Alla mia età si vola… volare e viene citata anche l’acqua minerale. Vi voglio bene. C’è della passione”. “Voi siete la festa – è il commento di Fiorella Mannoia, in giuria, dopo l’esibizione – emanate un’energia positiva, contagiosa. Si vola”. “Da voi – continua Baudo – c’è la tradizione delle bande municipali”.

A questo punto Incicco ricorda la rievocazione storica più importante della città: “Questo tamburo viene proprio dalla Quintana - dice - e lo portiamo con noi da quando siamo nati”. Non era la prima volta che la band La Rua tentava di partecipare al famoso Festival. Già nel 2016, infatti, aveva provato ma era stata scartata.