La via dedicata a Giorgio Almirante divide anzichè unire

La lettera

Bologna, 20 giugno 2018 - Al di là delle appartenenze, perché non intitolare una strada a Giorgio Almirante? Giustificazione: è divisivo. Ma, come dice Mario Giordano, ‘tutto è divisivo’, anche Garibaldi. Abbiamo strade intitolate a personaggi discutibili. Sempre Giordano: ‘Allora chiamiamo le strade con i numeri’. Almirante fu politico di specchiata moralità e contribuì alla soluzione di processi storici per il Paese.  Vanni Landi, Forlì

 

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

La proposta di una via a Roma dedicata a Giorgio Almirante divide. Ciò conferma che in Italia non si riesce ancora ad intraprendere un percorso di pacificazione. E’ però anche comprensibile che l’idea non possa essere accettata da tutti. Come sostiene Vittorio Sgarbi, Giorgio Almirante appartiene ad un’epoca di «civiltà politica di cui si è persa la memoria» che al leader della destra va riconosciuta, anche per aver combattuto all’interno del Msi le pulsioni estremiste. E l’onestà politica di Almirante è stata accettata anche dagli avversari. Lo stesso capo del Msi ai funerali di Enrico Berlinguer, leader del Pci, si inchinò sulla bara. Roma fu teatro di ferocia politica a destra e a sinistra negli anni di piombo. La via intitolata ad Almirante sarebbe un gesto simbolico distensivo verso un periodo di tensioni ormai consegnato alla storia. Vale la pena di riflettere. beppe.boni@ilcarlino.net

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