I 200 anni di Karl Marx. Più ombre che luci e una ideologia fallita

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 7 maggio 2018 - A 200 anni della nascita, sono molte le iniziative che riportano il pensiero di Carl Marx al centro del dibattito. Si rischia, dopo le demonizzazioni della ‘guerra fredda’, di farne, ora che il ‘pericolo rosso’ è passato, un ‘santino’ agee. La sua opera va però approfondita, la sua analisi del sistema di produzione capitalistico e delle crisi cicliche può essere utile all’umanità. Mauro Chiostri, Bologna 

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

L'ideologia marxista, nata per combattere l’ideologia borghese, il capitalismo e la religione, si è dimostrata perdente. L’ideologia comunista è franata quasi in tutto il mondo. Lo stesso movimento operaio si è rafforzato e ha fornito impulso alla modernizzazione della società più confrontandosi con la democrazia liberale che perseguendo la dittatura del proletariato. Anche a costo di confronti duri e dolorosi l’ideologia legata al libero mercato ha consentito alla classe operaia di acquisire diritti e far marciare l’economia. Ciò non toglie che la dottrina marxista non sia stata un punto di riferimento per le lotte operaie. Il Marx - filosofo, poi metteva in guardia l’uomo moderno dall’alienazione, aspetto su cui dovremmo riflettere, per motivi diversi, anche oggi. L’opera dell’uomo di Trier, tuttavia va studiata e non demonizzata. Resta uno snodo che ha condizionato, anche in negativo, la storia dell’umanità.  beppe.boni@ilcarlino.net  

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