Coronavirus Bologna, cosa fare fuori casa ai tempi del Covid-19

Nove soluzioni all’aperto, reagendo alla paura a colpi di giochi al parco, pedalate e nuovi incontri, ma sempre a un metro di distanza

Cosa fare ai tempi del coronavirus? Una passeggiata sui colli, per esempio

Cosa fare ai tempi del coronavirus? Una passeggiata sui colli, per esempio

Bologna, 6 marzo 2020 - Già si percepisce, girando per le strade e scrutando l’intimità dei quartieri, un quadro pittoresco di nuove azioni e intuizioni che stanno aiutando i bolognesi a passare la "nottata". Il Coronavirus ha prima sorpreso i cittadini, mandando in cortocircuito la routine, poi, dopo sconforto, confronto, assimilazione e riflessione, si iniziano a vedere i frutti di un’elaborazione data anche dal dover riscrivere una quotidianità con scuole chiuse, telelavoro e vacanze saltate.

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Uno degli aiuti maggiori, dato il clima abbastanza favorevole, arriva dall’esterno, in cui Bologna si trasforma in una palestra a cielo aperto e in un’opportunità per tenersi alla larga dall’attrazione virale. Una delle prime manifestazioni, una settimana fa, mostrava i giovani bolognesi, soprattutto liceali e universitari, correre nei parchi, soli o a gruppetti. Poi il fenomeno è esploso e pare che il Santuario di San Luca sia diventato il traguardo di una città scossa nelle certezze. Camminare, correre, arrivare all’ora giusta per il tramonto unico, è il passatempo numero uno.

Seguito dalle camminate nei parchi più belli, come quelli di Villa Spada o Villa Ghigi. Nei prati urbani, poi, è perfetto fare picnic, coinvolgendo anche i bambini. Girare in bicicletta non è mai stato tanto semplice, perché ci sono molte meno macchine e l’aria è la migliore di tutti i tempi. Visto l’imminente arrivo della primavera si risvegliano i pollici verdi e si notano persone alle prese col giardinaggio. Chi vuole prendere un caffè con gli amici invece approfitta dei tavolini all’aperto, che nella nostra città moltissimi bar predispongono, e chi proprio non resiste al confino residenziale, si sposta per brevi gite in montagna o nelle altre città.

Coronavirus, nove cose da fare 

1 - San Luca, una corsetta risolleva il morale. Arrivare camminando o correndo al santuario di San Luca è la grande passione dei bolognesi. Ora anche chi non trovava mai il tempo di farlo ha una chance di andarci, anche coi figli a casa da scuola.

2 - Pic nic, pranzo in famiglia tra sogni e tovaglie. Che si fa oggi che c’è il sole? Pranzo al sacco in uno dei parchi della città, con una bella tovaglia a scacchi e quel set acquistato al mercatino vintage e mai usato. Si rispolverano i sogni e si parte con la famiglia verso il prato verde, assaporado la delizia delle cibarie preparate per l’occasione.

3 - Con la natura. Passeggiata e app per scoprire i fiori. Bologna è famosa per i suoi colli a pochi passi dal centro. Questa è l’occasione per sfruttare tanta ricchezza e iniziare a riconoscere fiori e arbusti, magari con un’app come pl@ntNet: con una foto riconosce le varietà di piante.

4 - Giardinaggio. Zappa e rastrello per un ’polmoncino’. Si iniziano a vedere i signori di una certa età zappettare in giardino. Se si ha a disposizione uno spazio verde o un cortile, magari trascurati, si può riprendere in mano l’hobby e cambiare faccia al piccolo polmone verde che fa la differenza. Così si mettono d’accordo grandi e piccini, zdaure e umarells.

5 - Caffè in compagnia. Gli amici si trovano nei tavolini dei bar. Ci vuole l’occasione per incontrare gli amici. Se qualcuno è a zonzo, che c’è di più bello del trovarsi per un caffè in piazza Maggiore o nelle stradine nascoste? Scegliete un bar e sedetevi all’aperto, rispettando sempre la distanza. 

6 - Turista in città. Mappa e scarpe giuste per riscoprire Bologna. Percorrere la città a piedi. Solitamente queste cose si fanno quando si va in vacanza nelle metropoli straniere, per poi al ritorno dire: «Ho attraversato Londra a piedi». La stessa cosa si può fare a Bologna: munitevi di una guida tascabile e di una cartina e scoprite la vostra città da un punto di vista inedito.

7 - Girare in bicicletta. Meno traffico e aria pulita: si parte. Quella bici relegata in garage perché c’è troppo stress per usarla si estrae dal letargo, perché ora ci sono meno macchine e l’aria è molto pulita. Nel weekend si po’ anche studiare un treno+bici e visitare qualche posticino.

8 - Gita fuori porta. Quelle ’chicche’ finora inesplorate. Non se ne può più di restare confinati in città. Allora si visitano quelle vicine, senza turisti ma con le attivtà in funzione. In macchina o in treno, cambiare prospettiva, bar e via dello ’struscio’ responsabile è possibile. Tra l’altro siamo fortunati: qualsiasi città o paesino italiano è sempre una bellezza.

9 - Via degli Dei. Arrivare a Firenze come nel Medioevo. Ferie forzate? C’è la Via degli Dei. Da Bologna a Firenze, attraverso gli Appennini. La via, segnata dal Cai, ha un percorso simile a quelli medioevali. Si dorme in agriturismi e camping. (Info: 051/6758409)

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