1 maggio 2021 Bologna, i sindacati tornano in piazza Maggiore. Il programma

In mattinata la tavola rotonda con Maurizio Lunghi (Cgil), Enrico Bassani (Cisl) e Giuliano Zignani (Uil). Nel pomeriggio concerto all'Estragon in diretta social e tv

1 maggio 2021, tavola rotonda dei sindacati in piazza Maggiore a Bologna

1 maggio 2021, tavola rotonda dei sindacati in piazza Maggiore a Bologna

Bologna, 29 aprile 2021 - Per il Primo Maggio 2021 i sindacati si riprendono piazza Maggiore. Le modalità saranno naturalmente diverse da quelle che hanno caratterizzato la festa dei lavoratori fino al 2019, con l'accento sulla necessità di evitare il rischio assembramenti.

La mattina, in piazza, si terrà una tavola rotonda con i segretari dei tre sindacati confederali: Maurizio Lunghi (Cgil), Enrico Bassani (Cisl) e Giuliano Zignani (Uil).  La mattinata sarà aperta dai saluti del sindaco Virginio Merola e del cardinale Matteo Zuppi

Al pomeriggio, dalle 14,30 alle 21, il tradizionale concerto pomeridiano: non in piazza ma all'Estragon, a porte chiuse, con diretta social e in tv.

La scaletta prevede, tra gli altri, La Rappresentante di lista, Federico Poggipollini, Murubutu e Inoki. Il titolo della giornata, come in tutta Italia, è 'L'Italia si cura con il lavoro'.

Nonostante le limitazioni, i sindacati festeggiano il ritorno in piazza: "Questo è già per noi un grande risultato", commenta Lunghi. E questo nonostante quella di quest'anno sia "una festa un po’ amara, perché sappiamo che la situazione del mondo del lavoro è un po’ complicata". Le povertà sono cresciute e anche per questo i sindacati annunciano un contributo di 10mila euro al Fondo sociale di comunità messo in campo dalla Città metropolitana per aiutare le persone in difficoltà. A incrinare l'entusiasmo, però, è l'altra manifestazione, quella in piazza della Pace della Rete dei Patrioti: Cgil, Cisl e Uil bussano a Palazzo d'Accursio e alla Prefettura. "Siamo preoccupati per la tensione legata all'accavallamento di iniziative che a vario titolo interesseranno la città. E' già avvenuto altre volte il Primo maggio, ma in questo caso bisogna avere un'attenzione in più", afferma Lunghi.

Soprattutto vanno evitati problemi di ordine pubblico, "quanto di peggio possa succedere il Primo maggio, che deve restare un giorno di festa". Ieri i sindacati hanno parlato con il prefetto Francesca Ferrandino: "Ci auguriamo, ma non abbiamo dubbi, che il Comitato per l'ordine e la sicurezza ponga la massima attenzione" su questi temi. E se il Comune nei giorni scorsi, attraverso il sindaco Virginio Merola, ha chiesto di far svolgere la manifestazione fuori dal centro, i sindacati richiamano al protocollo siglato con Palazzo d'Accursio per non concedere spazi pubblici a formazioni di ispirazione fascista.

Se la Rete dei Patrioti "si è impegnata a non incorrere in queste caratteristiche, non abbiamo elementi per dimostrare il contrario - sostiene Lunghi- ma non vorremmo trovarci di fronte al fatto che si dà la piazza e poi non si controlla cosa fanno", perché bisogna garantire che la manifestazione "non scivoli verso saluti, atteggiamenti e vendita di gadget fascisti".

Più duro Zignani: "Non si capisce perché il Comune sottoscrive un accordo e poi concede una piazza a questo gruppo". Sulla stessa linea Enrico Bassani, segretario della Cisl: "A volte con il Comune di Bologna si ha l'impressione di passare da 'pacta sunt servanda' a 'pacta sunt interpretanda'. Sarà una riflessione per il futuro".

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