25 aprile 2023 a Bologna, in piazza anche Galeazzo Bignami: “Fu la fine delle infami leggi razziali”

Alla cerimonia al sacrario di piazza Nettuno anche la ministra Bernini. Il sindaco Lepore: “Attenzione ai nuovi fascismi”. Fischi per La Russa

Bologna, 25 aprile - "È importante essere qui insieme. La memoria è il nostro orgoglio. Quella memoria che per anni abbiamo dovuto difendere e che tuttora difendiamo contro attacchi palesi o nascosti dietro a un velo di revisionismo e ipocrisia. L'antifascismo dell'oggi deve combattere i nuovi fascismi". Il sindaco Matteo Lepore in piazza Nettuno (video) per celebrare il 25 aprile fa riferimento anche alle ultime polemiche sulla Liberazione, ricordando l'importanza della parola antifascismo, pungendo il presidente del Senato Ignazio La Russa che aveva detto che "l'antifascismo non è nella Costituzione". Lepore elenca come “l’antifascismo di oggi dovrebbe guardare con attenzione al riemergere del razzismo, alle “violenze perpetrate sui migranti”, a scelte politiche vicine a quelle del presidente ungherese Orban in tema di natalità. “Di questo si alimentano i nuovi fascismi - aggiunge Lepore - di odio, di patriarcato e di sopraffazione”.

25 aprile 2023 a Bologna: le autorità all'alzabandiera (foto Schicchi)
25 aprile 2023 a Bologna: le autorità all'alzabandiera (foto Schicchi)

25 aprile al Pratello: coprifuoco e transenne / Le celebrazioni in regione

Rincara la dose il governatore dell'Emilia Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini: "Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani. Non è questione della parola antifascista nella Costituzione. La nostra Costituzione è antifascista".

In una piazza gremita, presenti la presidente dell'Anpi Anna Cocchi, la ministra dell'Università, l'azzurra Anna Maria Bernini e il vice ministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami (video) di Fratelli d'Italia oltre all'ex premier Romano Prodi assieme a Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale. Il sindaco, nel ricordare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per la sua difesa alla Costituzione”, ha ringraziato i rappresentati del governo presenti  alla commemorazione tra gli applausi della piazza. 

Sulle parole della premier Giorgia Meloni che ha parlato di “incompatibilità con nostalgie fasciste”, invitando alla concordia sul 25 aprile,  la presidente dell’Anpi Cocchi ha risposto che “non è mai troppo tardi per ravvedersi. I ravvedimenti si accolgono. È indubbio che non basta dire oggi mi ravvedo. Occorre la pronuncia pura e semplice della parola antifascismo” e Meloni deve “riconoscere che la nostra Costituzione è antifascista”.

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Tra il pubblico arriva qualche fischio indirizzato a La Russa. E un cartello rosso: "Dimissioni subito". Nessuna contestazione, invece, al viceministro Bignami che, mentre il pubblico canta "Bella ciao", spiega il significato della sua presenza: "Il 25 aprile è un patrimonio di tutti". Le parole di Lepore e Bonaccini, soprattutto in riferimento al ministro del Senato? “Condivisibili o meno, sono autorevoli punti vista”. E ancora: “Credo che il 25 aprile sia una data importante perché ha costituito la fine della guerra, dell'occupazione nazista, dal ventennio fascista, delle infami leggi razziali e quindi la possibilità che venga ricordato fa parte del patrimonio di libertà e democrazia di cui oggi possiamo giovarci grazie a quello che è stato il sacrificio di tanti uomini e donne, che ha portato alla festa della Liberazione”.

Invita all’unità anche la ministra Bernini: “Il 25 aprile è la festa di tutti, la festa della libertà. Non deve avere colori politici, ma solo i colori della bandiera italiana”.

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