25 aprile a Bologna: al Pratello l’ordinanza non basta a fermare la festa

Ma nei vicoli già si vedono le prime scene di inciviltà. Le ordinanze anti caos: stop alle 19,30, divieto di vendita di alcolici e piazza San Francesco transennata

Bologna, 25 aprile 2023 – I locali hanno abbassato le serrande in via del Pratello, ma la festa per il 25 aprile non si è fermata nella strada e nelle vie che la circondano, delimitate da file di bottiglie vuote, cocci di vetro e bicchieri di plastica. Benché la chiusura dei locali abbia in parte incentivato il deflusso, la presenza dei soliti “birra boys” alimenta la sete dei più indomiti.

Piazza San Francesco, nello spazio antistante l’ingresso della chiesa, è “blindata” e occupata dai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. Intorno continua la ressa, condita dalle solite scene di inciviltà: gente che fa pipì nei vicoli e anche contro le portiere delle auto in sosta, malgrado la presenza di moltissimi bagni chimici, chiazze di vomito ovunque.

C’è un mare di gente per la celebre via già dalla prima serata, dopo che l’ennesimo corteo ha attraversato la città: oltre un migliaio di giovani è partito da piazza dell’Unità per arrivare in via del Pratello (foto), dove si celebra – come ogni anno – il 25 aprile popolare. Alle 11, in piazza San Rocco, si è esibito il Coro R’esistente: i bimbi hanno intonato ‘Bella ciao’ coinvolgendo tutti i presenti prima di esibirsi in un inno di lotta iraniano. Intanto, in piazza del Nettuno, il sindaco Matteo Lepore ha svolto la commemorazione più istituzionale accompagnato anche da due membri del governo ‘bolognesi’: la ministra Anna Maria Bernini e il viceministro Galeazzo Bignami (video) che ha definito “ignobili” le leggi razziali.

Sul palco di piazza San Rocco, sono passati, tra gli altri, Mediterraneo, Donna Vita Libertà, Sgb e Pugilistica Navile, oltre a Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace (Reggio Calabria) celebre per il suo approccio nella gestione dei rifugiati politici e degli immigrati.

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