Addio a Lanfranco Alberi Medico per oltre 40 anni

Amato dai suoi pazienti, è morto dopo aver lottato contro la malattia. Il ricordo di amici e parenti: "Bravo e scrupoloso, ha sempre pensato agli altri".

Addio a Lanfranco Alberi  Medico per oltre 40 anni

Addio a Lanfranco Alberi Medico per oltre 40 anni

"Che cosa rappresenta per lei la pensione?", gli avevamo chiesto. Un traguardo, una conclusione, un nuovo inizio? "È la seconda parte del viaggio", aveva risposto, aggiungendo che non avrebbe più esercitato perché voleva dedicare più tempo alla famiglia, e magari anche viaggiare, andare a trovare dei parenti in America, a Boston. Purtroppo il dottor Lanfranco Alberi, medico di base a San Lazzaro per 41 anni, 68 anni, andato in pensione soltanto un anno fa, non ne ha avuto il tempo: "La seconda parte del viaggio" è stata troppo breve. Una necrologia sul nostro giornale martedì scorso ne annunciava la scomparsa. Nella camera ardente al Sant’Orsola ci sono parenti, amici, colleghi, tutti increduli.

"Dopo pochi mesi dall’inizio della pensione si è accorto di avere un tumore che aveva già invaso fegato e reni", racconta la compagna Silvia, visibilmente commossa, che, con la figlia Alice, l’ha assistito con infinito amore a casa fin che ha potuto, e per gli ultimi tre giorni all’ospedale. "Lui era bravo e scrupoloso con i suoi pazienti, ma per se stesso si trascurava, non trovava mai il tempo... – aggiunge –. Avevamo tanti progetti. Gli piaceva viaggiare, conoscere nuovi mondi, nuovi luoghi, desiderava tornare in America, a Boston, dove una volta c’erano gli zii e ora ci sono i cugini e avrebbe voluto anche andare in Giappone. Purtroppo la malattia non gli ha dato scampo".

In occasione della pensione gli avevamo chiesto com’erano stati quattro decenni trascorsi con i suoi quasi duemila pazienti, inclusi gli ultimi difficili con la pandemia per il Covid: "Con il Covid noi medici di base siamo stati criticati, si disse che non avevamo fatto abbastanza, invece abbiamo fatto la nostra parte e avuto anche molte vittime. Certo non è facile adeguarsi – ammetteva – perché le cose, nel tempo, sono molto cambiate, ora i pazienti mi chiedono una cura anche semplicemente mandandomi un messaggio o una foto su WhatsApp". "Ma come si fa? – commentava –. E se uno soffre di qualche allergia?".

Paola Giovannini

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro