
L’Associazione donatori di midollo osseo ha presentato i dati del 2024 relativi ai nuovi iscritti nel registro regionale
di Mariateresa Mastromarino"Trovare speranza di vita a chi è in attesa di trapianto". La missione di Fondazione Admo Emilia-Romagna diventa sempre più concreta, grazie al record registrato nel 2024: la Fondazione, con sede all’Irccs Policlinico Sant’Orsola, supera il primato nazionale di iscritti per la donazione di midollo osseo. Parliamo di 102mila iscritti al registro regionale, segnando anche settemila nuove adesioni. In più, raddoppiano le donazioni effettive di cellule staminali emopoietiche, che sono state 69, più del doppio rispetto a quelle del 2023. Dopo la pandemia, "siamo nuovamente cresciuti – spiega la presidente Rita Malavolta –. La popolazione dimostra, com’è tipico di noi emiliano-romagnoli, una grande sensibilità verso l’oncoematologia. I risultati sono eccellenti, iscrivendo a registro 7.047 donatori e raggiungendo" più di 100mila unità "in un registro italiano di 560mila".
Un quadro che dimostra "una grande ricchezza – sostiene l’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi – se pensiamo ai 102mila potenziali donatori, di cui 80mila effettivi. Questo vuol dire che il nostro registro non è limitato all’Emilia-Romagna, ma dà disponibilità per tutta Italia". A donare possono essere persone comprese tra i 18 e i 35 anni, con un peso di almeno 50 chili e in buona salute. Per iscriversi basta un campione salivare (informazioni disponibili sul sito di Admo).
"Il trapianto è una terapia che salva la vita a molti pazienti", come quelli affetti da "malattie ematologiche oncologiche o non neoplastiche del midollo osseo – afferma Francesca Bonifazi, direttrice Trapianto e Terapie Cellulari dell’Irccs – o ancora malattie dell’emoglobina. In Italia si compiono circa duemila trapianti l’anno. Il 50% dei donatori che utilizziamo per fare i trapianti viene dal registro". Quello emiliano-romagnolo è "un piccolo tassello che garantisce trapianti da 40 anni", conclude. Il Sant’Orsola è la sede del registro regionale di donatori e vede il Polo Ematologico Seràgnoli attivo sui trapianti tradizionali e di ricerca. I dati di Admo segnando "un record di cui andiamo fieri – dice la dg dell’Irccs Chiara Gibertoni –. Dietro c’è un grande lavoro, per cui ringraziamo volontari, ma anche le altre strutture del Policlinico che seguono tutto il percorso, comprendendo anche le fasi di valutazione di compatibilità fino a trapianto. Che è un gesto di gratuità che dona la vita".