Antonia Bertotto è morta a 108 anni: era la donna più anziana di Bologna

Il figlio Alfonso: "Viveva sotto le Due Torri dal 1953 È stata attiva, serena e lucida fino all’ultimo"

Antonia Bertotto, nata in Istria, si era trasferita a Bologna nel 1953

Antonia Bertotto, nata in Istria, si era trasferita a Bologna nel 1953

Bologna, 7 marzo 2022 - Era nata a Cherso, nell’Isola istriana degli Innamorati, nel 1914, un anno prima che l’Italia entrasse nella Grande Guerra. Una storia d’amore e di migrazioni, dall’Istria al Veneto, e poi dalla Sicilia a Bologna quella di Antonia Bertotto, il cui viaggio si è concluso sabato, nell’appartamento di via Curiel dove la signora, che con i suoi 108 anni era la donna più anziana di Bologna, si è addormentata serenamente per sempre.

Antonia viveva a Bologna dal ’53, dove si era trasferita assieme al marito, militare della Guardia di Finanza, e ai due figli piccoli, Nuccia e Alfonso. Ed è proprio Alfonso Filardi, per tutti Alfio, a ricordare la lunga vita di sua mamma, che oggi alle 14 verrà salutata nella chiesa della Sacra Famiglia, al Meloncello. Ai funerali parteciperà una rappresentanza ufficiale dell’associazione dei profughi Giuliani-Dalmati.

"Mia madre aveva 24 anni e lavorava all’ufficio postale di Cherso quando conobbe mio padre, di 9 anni più grande. Lui, che era finanziere, era stato trasferito da Torino perché si era innamorato di una ragazza e all’epoca fino ai 35 anni i militari non potevano avere la fidanzata sul luogo di lavoro. Così ogni giorno andava a spedire lettere all’innamorata torinese e ogni giorno vedeva mia madre. E giorno dopo giorno la mamma ha occupato il cuore di papà, che si è velocemente dimenticato della vecchia fiamma e le ha chiesto di sposarlo".

Con le nozze sono iniziati i viaggi: da Cherso la famiglia si è trasferita a Postumia, in Slovenia, "dove nel ’42 è nata mia sorella – dice ancora Alfio –. Da lì sono stati sfollati a Udine e poi a Chioggia, dove sono nato io. E di nuovo ci siamo trasferiti, per un anno e mezzo, ad Agrigento, finché nel ’53 siamo approdati a Bologna, che è diventata la nostra città e dove la mamma ha vissuto, serena, lucida e attiva fino all’ultimo, occupandosi prima di noi e poi della casa, gestendola da sola fino a 100 anni. L’altro pomeriggio si è addormentata serena: era la donna più anziana di Bologna, la 103esima d’Italia".

 

 

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