Bologna, l’anziana muore. Indagata la badante

Era diventata unica erede una settimana prima. Ora è irreperibile. Aperta un’inchiesta

Un'anziana con la badante (foto d'archivio)

Un'anziana con la badante (foto d'archivio)

Bologna, 13 luglio 2019 - C’è una donna di 86 anni la cui morte è un mistero. Una badante, a quanto pare irreperibile ed erede universale del suo patrimonio, finita sotto la lente della Procura. E una riesumazione già fissata per martedì. Questi i contorni di una vicenda tutta da chiarire, con una famiglia in attesa di conoscere la verità, anche la più scomoda e dolorosa. Siamo a Bologna, in un’abitazione del centro storico vivono l’anziana e il marito che di anni ne ha 11 anni in più. Da tempo sono accuditi da una badante straniera che, all’apparenza, mai ha dato pensieri ai parenti della coppia. Ogni giorno la solita routine, le medicine da assumere per età e acciacchi, le visite di qualche familiare. Fino alla notte tra il 12 e 13 giugno quando l’intero scenario tragicamente cambia: la signora smette di respirare, i sanitari non potranno nulla e il referto medico non lascia dubbi. Morte naturale. Il 20 i funerali e la sepoltura in Certosa, con l’ultranovantenne marito accompagnato in una casa di riposo dove, il 29, pure lui morirà.   

TESTAMENTO. Ma c’è qualcosa che non va, scavando a ritroso, i punti che non tornano sono diversi, tutti messi nero su bianco in un esposto depositato dai familiari dell’anziana. La prima stranezza è datata 6 giugno: una settimana prima della morte, infatti, nell’abitazione dei coniugi, poco dopo le 12 davanti a un notaio e a due ragazze ventenni, viene redatto un testamento dove la badante viene indicata erede universale dell’intero ingente patrimonio della signora (comprensivo della quota di riserva del marito). Due pagine con pubblicazione il 24 giugno. Seconda stranezza, la notte del decesso: la nipote della pensionata, apprende che la badante avrebbe raccontato che il 12, di giorno, sarebbe partita per trascorrere alcuni giorni in patria e per questo sostituita da una sua collega e amica. Della quale, però, mai avrebbe fatto il nome. La notte stessa la signora muore e lei, appresa la notizia, il 14 in fretta e furia avrebbe fatto rientro in Italia. Terza stranezza: altri parenti racconteranno di non aver saputo nulla dalla badante del decesso dell’anziana. Il motivo? Non conosceva recapiti e utenze. Gli stessi, inoltre, sarebbero stati costretti a chiamare la polizia per fare visita all’anziano rimasto vedovo perché l’assistente di origini straniera non voleva farli entrare. 

L'avvocato Gabriele Bordoni
L'avvocato Gabriele Bordoni

RIESUMAZIONE. Non è finita qui. Nell’abitazione, gli inquirenti non hanno trovato farmaci, benché entrambi i coniugi ne fossero consumatori per età e patologie. Emerge, pure, che tra il 6 (giorno del testamento) e il 13 giugno (morte), la sorella della deceduta avrebbe cercato più volte di avere contatti con la parente, senza riuscirvi per presunte scuse avanzate dalla badante. Da qui l’esposto e l’immediata apertura di un fascicolo del pm Tommaso Pierini dove compare già un nome tra gli indagati. Quello della 59enne, chiamata a rispondere di omicidio colposo (era lei ad avere il dovere di controllo sull’anziana, la notte del decesso sostiene di essere stata altrove) e circonvenzione di persone incapaci (per il testamento che la vede unica erede, in danno persino della quota riservata per legge al marito). Sarà difesa dall’avvocato Peppino Brugnano che al momento si è riservato di leggere tutte le carte. Parte opposta, per le sei persone offese, l’avvocato Gabriele Bordoni. Martedì la salma sarà riesumata, il consulente tecnico della Procura (nominato Guido Pelletti) dovrà accertare la causa della morte, l’esistenza di eventuali segni o lesioni, nonché effettuare prelievi di tessuti e liquidi biologici per verificare assunzioni di farmaci e relative quantità. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro