Appennino, tanti soldi da investire

Storia vecchia. Le strade che servono la montagna, tranne qualche eccezione, sono vecchie e scomode e questo costituisce uno svantaggio per gli operatori turistici. Poi gli alberghi. Nella quasi totalità sono obsoleti e mancanti dei servizi che oggi richiedono i turisti. Servirebbe un piano Marshall di assistenza per riammodernare tante strutture che allora possono diventare competitive anche in estate. Intanto, almeno per l’Appennino bolognese, una buona notizia c’è. Una montagna di soldi è in arrivo. Solo il Pnrr nel 2023 porterà nei 23 Comuni del Bolognese oltre 120 milioni di euro. Non tutti i guai saranno risolti ma tutta la zona, da anni in crisi per lo spopolamento, avrà benefici consistenti. Sono quindi in partenza alcuni progetti legati alla Green economy e al turismo sostenibile (4,3 milioni per Closer), con la creazione di aree di sosta per i camper, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, la realizzazione della ciclovia Marano-Silla collegata alla Ciclovia del Sole. I fondi disponibili nel 2023 finanzieranno la rigenerazione di alcuni borghi. I progetti legati al Piano della ricerca riguardano il centro Enea del Brasimone e la rigenerazione dell’ex Cartiera Burgo (22 milioni). Inoltre nel 2022 solo dal Pnrr e solo per gli 11 comuni dell’Unione Appennino bolognese sono arrivati 65 milioni euro su 120 milioni complessivi. Attenzione però: il denaro va speso bene e nei canali giusti.

e-mail: beppe.boni@ilcarlino.net

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