Bologna, sicurezza, ecco i nuovi assistenti civici

Il sindaco ha consegnato 45 diplomi Si aggiungono agli 89 volontari già abilitati

Foto di gruppo per i volontari con il sindaco Merola, l’assessore Aitini e il capo dei vigili Mignani

Foto di gruppo per i volontari con il sindaco Merola, l’assessore Aitini e il capo dei vigili Mignani

Bologna, 23 giugno 2018 – «È anche un modo per tenere d’occhio i nostri figli» dicono le mamme civiche, assistenti ‘diplomate’ ieri pomeriggio dal sindaco Virginio Merola affiancato dall’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini, e dal Capo dei vigili, Romano Mignani. Un corpo che proprio Aitini ha deciso di rilanciare, con un’attività capillare sia nei classici luoghi, come parchi e scuole, sia nei ruggenti spazi della movida, le piazze del centro, che tanto chiasso provocano per i residenti e tante preoccupazioni fanno sorgere alle mamme, alcune da ieri provviste di tesserino e berretto del Comune. «Oggi è un giorno importante, che testimonia la collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale – ha spiegato Aitini –. Siete un esempio di come la città deve e può funzionare. Buon lavoro». Per il sindaco gli assistenti civici assumono «un compito importante e di valore: ricordare il senso civico ai cittadini e aiutare la municipale al servizio della comunità».

Con gli abilitati di ieri, in tutto 45 con una decina di donne, la squadra del Comune arriva a 132 assistenti civici totali. Si tratta degli assistenti che seguono la normativa regionale, che tra le altre cose prevede l’obbligo di un corso di formazione oltre a un certificato medico. Ma parallelamente Palazzo d’Accursio ha fatto partire un contrasto serale al degrado nelle piazze del centro – principalmente in piazza San Francesco – attraverso guardie anti-degrado che seguono con le associazioni coinvolte dei patti di collaborazione con il Comune, un po’ sulla falsa riga dei patti che stipulano le associazioni che si occupano della pulizia dei muri. Le guardie anti-degrado già all’opera sono un centinaio, il Comune contando sia quest’ultime sia gli assistenti conta di arrivare a quota 1.000 entro la fine del mandato. C’è da dire che le associazioni coinvolte, in tutto otto, sono più o meno le stesse. Ieri erano presenti Comitato piazza Verdi, Rangers Emilia-Romagna, Associazione italiana sicurezza ambientale (Aisa), Stella nostra, Il Parco, Andromeda, Vivere la città e Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa).

Dicevamo delle donne, una di loro si chiama Patrizia Filicori ed è volontaria per l’associazione Rangers. «Come genitori ci fa piacere stare vicino ai nostri ragazzi che sono in giro di notte. E che forse non hanno capito ancora bene come divertirsi a Bologna –specifica –. Noi siamo lì anche per insegnarli come vivere Bologna, lo sballo non è la strada». Per la Filicori le zone più critiche ora «sono le piazze, in particolare piazza Verdi dove ovviamente non bastiamo solo noi, e anche le periferie. Per il momento non operiamo in periferia, ma ci piacerebbe cominciare». Per una donna un’esperienza particolare. «Siamo sempre affiancate, usciamo almeno in due. È un’esperienza che consiglio, non c’è alcun tipo di problema». Renato Ballotta ha 48 anni, è il presidente di Aisa e come lavoro fa il responsabile di magazzino. Come tanti però ha voglia di rimboccarsi le maniche. «Lo faccio volentieri per aiutare i cittadini. È un bellissimo progetto e sarebbe bello crescere di numero, con tante forze unite. Siamo usciti assieme ad altre associazioni, è stato emozionante – continua –, lo consiglio alle persone che hanno tempo e voglia di fare». Aisa fa attività di volontariato anche di notte. «Ultimamente assieme all’associazione Rangers battiamo soprattutto piazza San Francesco».

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