Auto travolta dal treno sui binari I pendolari: "Noi lasciati a piedi"

La rabbia del Comitato: " I mezzi sostitutivi sono arrivati in ritardo e nessuno ci ha informato di nulla"

Auto travolta dal treno sui binari  I pendolari: "Noi lasciati a piedi"

Auto travolta dal treno sui binari I pendolari: "Noi lasciati a piedi"

Centinaia di passeggeri lasciati a piedi, quattro ore di chiusura della linea, almeno dieci convogli soppressi e mezzi sostitutivi in cronico ritardo. L’associazione degli utenti della Bologna-Vignola interviene sulle cause e sugli effetti dell’incidente di giovedì scorso a Crespellano, con il treno di linea che intorno alle 16 ha investito un’auto bloccata sul binario dalle sbarre abbassate del passaggio a livello. Incidente senza vittime nè feriti che però ha causato gravi ripercussioni sul traffico ferroviario e manifestato che, secondo gli utenti "occorrono investimenti atti a migliorare la sicurezza di chi viaggia sui treni e sulle strade" e che "è emersa ancora una volta l’incapacità di offrire adeguata assistenza in caso di emergenza".

Sul primo aspetto il presidente dell’associazione ‘In prima classe per Bologna-Vignola’ Maurizio Quartieri osserva che: "L’episodio di giovedì, fortunatamente senza danni alla persone, deve richiamare con forza l’attenzione di tutti i soggetti interessati, a partire dai politici (primo fra tutti la nostra Regione in quanto committente del servizio e proprietaria dell’infrastruttura) di porsi concretamente come obiettivo a medio termine quello di migliorare la sicurezza di chi viaggia (in treno e sulle strade) attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a eliminare ove possibile i passaggi a livello ancora presenti sulle tratte ferroviarie regionali e nazionali. Per farlo servono risorse ma anche una programmazione condivisa con le amministrazioni locali".

Ma l’altro aspetto riguarda la capacità di fornire tempestivamente informazione e assistenza alle centinaia di utenti rimasti bloccati alle stazioni: "In questi frangenti, e anche stavolta, il sistema ha offerto il peggio di sè, con informazioni scarse o caranti a partire dai canali gestiti direttamente dai soggetti ferroviari (display e sistemi audio a terra e a bordo).

Per non parlare poi dell’assenza, e qui è solo mancanza di volontà, di una strategia condivisa tra i diversi attori del trasporto pubblico locale su gomma e ferro (aggravata dal fatto che su questa tratta ferroviaria si svolge su direttrice che vedono anche servizi pubblici su gomma)".

Gabriele Mignardi

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