Granarolo, baby-bulli aggrediscono ragazzino di 15 anni

Accerchiato e sbattuto contro il muro, poi per terra, senza nessun motivo. La giovane vittima è rimasta ferita al volto

Prima le offese, poi il ragazzino è stato accerchiato e sbattuto per terra

Prima le offese, poi il ragazzino è stato accerchiato e sbattuto per terra

Granarolo (Bologna), 7 marzo 2020 - Era andato a trovare un’amica convalescente dopo un’operazione al ginocchio, e, sulla via del ritorno, un 15enne di Granarolo sente una voce che lo chiama, offendendolo. Appena il tempo di girarsi e si trova di fronte cinque adolescenti che lo trascinano a forza dentro il cortile di un condominio, a pochi metri dal semaforo di via San Donato, e mentre in tre lo tengono, sbattendolo contro il muro, gli altri lo insultano. I bulli, infine, per paura di essere visti, prima fanno a cadere a terra il 15enne, che resta ferito al labbro e al volto, poi si danno alla fuga. 

È accaduto, l’altro pomeriggio, a duecento metri dal municipio del paese, fra l’incredulità di un’intera comunità: il minorenne, dolorante, è tornato a casa e ha chiamato immediatamente i carabinieri della stazione locale, che si sono fatti descrivere i cinque bulli, e una pattuglia ha girato il paese per individuarli. I cinque aggressori, però, si erano già volatilizzati. L’altro ieri la famiglia del minorenne ha sporto denuncia contro ignoti per aggressione.

Il 15enne racconta: "Non conoscono quei ragazzi e dire che abito a Granarolo da sempre. Mi hanno aggredito senza alcun motivo. Ero voltato di spalle e ho sentito delle offese nei miei confronti, ma non ho reagito. L’unico errore che ho fatto è stato quello di voltarmi invece di proseguire. A quel punto sono stato circondato e aggredito da cinque ragazzi più o meno della mia età, tutti italiani. Dopo l’episodio di violenza, sono andato in parrocchia, a Granarolo, e mi ha accolto più di una cinquantina di amici, che mi hanno espresso la loro solidarietà. L’aggressione è un episodio insolito per Granarolo, che è un paese tranquillo. Il comandante dei carabinieri Angelo Strappato si è subito dato da fare per trovare i teppisti". La madre del giovane ringrazia la comunità di Granarolo: "Il sindaco Alessandro Ricci, il presidente della commissione sicurezza Giuseppe Minissale e molte persone del paese ci hanno manifestato il loro affetto. Spero che un fatto del genere non accada più". Minissale commenta: "Sono contento che la comunità si sia stretta intorno alla famiglia. I carabinieri, del resto, hanno agito immediatamente. Spero che, grazie alle telecamere, individuino gli aggressori". 

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