Prima gli hanno chiesto una sigaretta. Poi, dopo averlo accerchiato e preso a spintoni, lo hanno rapinato del cellulare. Ancora una volta protagonisti dell’aggressione, avvenuta di fronte alla stazione, in piazza Medaglie d’Oro, sono stati dei minorenni stranieri non accompagnati. Che, alle 3 del mattino, invece di essere a letto nella struttura dove sono ospitati, erano ancora in giro a far danni e hanno ben pensato di mettere a segno l’ennesima rapina. Questa volta, però, per due di loro è andata male. I poliziotti della sala operativa della Polfer, impegnati nell’osservazione della situazione fuori e dentro la stazione, hanno infatti notato subito il particolare gruppetto, con i tre intorno alla vittima, un diciottenne egiziano, che lo spintonavano e si muovevano con fare minaccioso. E hanno così avvertito, tempestivamente, i colleghi in servizio di pattuglia. Appena i ragazzini hanno visto gli agenti arrivare, si sono dati alla fuga: uno è stato raggiunto, dopo un inseguimento, in via Bovi Campeggi, di fronte alla caserma Smiraglia. Un altro, intanto tornato ‘sul luogo del delitto’ è stato fermato poco dopo dai poliziotti nei pressi della stazione.
Al termine degli accertamenti, visionate le immagini riprese dalla videosorveglianza che vigila su piazza Medaglie d’Oro, sono stati ricostruiti ruoli e responsabilità dei due giovanissimi fermati, entrambi diciassettenni tunisini, entrambi con precedenti. Uno di loro, con un ruolo attivo nell’aggressione, è stato arrestato, per rapina aggravata in concorso e accompagnato al Cpa del Pratello; l’altro denunciato a piede libero. Si tratta dell’ennesimo episodio di rapina - benché meno violento degli altri - che vede giovanissimi responsabili. E dell’ennesimo caso nella zona della stazione, diventata il refugium peccatorum della città, tra risse, accoltellamenti e rapine.
Nicoletta Tempera
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