Bambini intossicati Bologna, indagini in corso

I piccoli che si sono sentiti male hanno tra i 3 e i 10 anni. Ecco gli istituti coinvolti

Le indagini dei carabinieri (foto Radogna)

Le indagini dei carabinieri (foto Radogna)

Bologna, 30 ottobre 2019 - Proseguono le indagini per capire quale sa la causa scatenante del malore di massa che ha coinvolto sessanta bambini tra Funo e Argelato. Sono stati coinvolti i piccoli alunni sia di scuole di infanzia sia di elementari della zona. In particolare, ad accusare il malore sono stati piccoli tra i 3 e i 10 anni della materna ed elementare di Argelato, il plesso di Funo, le materne Peter Pan e Aquiloni di Funo. 

I carabinieri stanno raccogliendo gli elementi utili alle indagini e probabilmente della questione si occuperà anche il reparto del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità. I piccoli hanno accusato improvvisamente dolori addominali e vomito, quasi tutti nello stesso momento e dopo aver mangiato alla mensa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Giorgio, che a loro volta hanno allertato l’Ausl, la pediatria di zona e l’igiene pubblica. 

L’azienda di refezione tedesca, la Dussmann, con sede anche a Funo di Argelato, ha collaborato con i sanitari fornendo campioni del pasto di ieri (passato di fagioli, insalata verde e formaggi misti come parmigiano reggiano, emmental e taleggio) e di quello del giorno prima (pizza margherita, prosciutto cotto e carote). 

Sempre nella giornata di ieri un medico dell’Ausl ha spiegato ai genitori la profilassi. I dolori potrebbero insorgere anche dopo sette ore e, quindi, durante la notte. Le famiglie dovranno tenere sotto osservazione i loro bimbi, anche quelli che finora non accusato alcun malessere. Le autorità sanitarie non escludono che la causa dei dolori potrebbe essere un virus intestinale. 

Il sindaco Claudia Muzic è rimasto a scuola per tutto il giorno seguendo le procedure di controllo in prima persona: «Prima di essere un primo cittadino, sono anch’io una mamma. Mia figlia frequenta l’istituto comprensivo e consuma anche lei gli stessi pasti. Capisco, quindi, le preoccupazioni dei genitori. È necessario indagare pe capire l’accaduto». 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro