LUCA ORSI
Cronaca

Bologna, Bancarotta protesta dopo lo sgombero. II Comune: "Niente spazi a chi occupa"

Confermata la linea della fermezza con il collettivo. Ma la maggioranza non rischia. Clancy: "Serve una gestione innovativa delle assegnazioni"

Bologna, il Collettivo Bancarotta a Palazzo D’Accursio

Bologna, il Collettivo Bancarotta a Palazzo D’Accursio

Bologna, 12 aprile 2022 - "Clima disteso". Matilde Madrid, capo di gabinetto del sindaco Matteo Lepore, descrive così l’atmosfera del faccia a faccia con una delegazione del collettivo Bancarotta. Presente anche la vicesindaco Emily Clancy. Resta il fatto che il Comune ha respinto le due richieste principali degli occupanti di via Fioravanti 12, che aveva fatto sgomberare la settimana scorsa. E l’incontro ("che non era una trattativa") si è chiuso con una fumata nera.

"Ci hanno chiesto uno spazio alternativo, o di potere rimanere in via temporanea in via Fioravanti", spiega la Madrid. Dal Comune sono arrivati due ‘no’. "Non possiamo accettare l’occupazione di spazi comunali. È patrimonio pubblico", spiega la Madrid. "Né possiamo offrire alternative. Chi chiede spazi rispettare le procedure, come tutti". In altri termini, partecipando ai bandi.

Inoltre, consentire la permanenza negli spazi occupati senza titolo "vorrebbe dire dare un messaggio di parzialità, sbagliato, alla città. Non può essere che chi occupa poi viene in Comune e ottiene gli spazi in via temporanea – avverte la Madrid – . Non ci sarà alcun percorso privilegiato dopo l’occupazione".

La Clancy, esponente di Coalizione civica, commenta: "Se l’esperienza di Bancarotta finisce oggi dipende solo da loro". Ma, riconosce, "c’è comunque uno spirito di apertura e di riconoscimento" del percorso fatto da Bancarotta fino a oggi.

Al collettivo viene ora chiesto di "partecipare e dare un contributo" al percorso, che si concluderà in estate, che porterà "a rivedere e innovare strumenti e regolamenti per la gestione e l’assegnazione degli immobili comunali alle associazioni", spiega la Madrid.

Il Comune si muoverà, va da sé, "solo in un quadro di legalità, con l’obiettivo di garantire tutto e tutti". "La città – commenta la Clancy – ha fame di spazi e sogna una loro gestione innovativa, come di veri e propri beni comuni. Questa amministrazione lo sa. Ed è proprio lì che vogliamo arrivare".

Lo sgombero di giovedì – che ha fatto storcere il naso a Coalizione civica, contraria all’uso della forza per la soluzione di questioni politiche – aveva fatto fibrillare la maggioranza. "Ma non penso che ci sia il rischio di una crisi", afferma in consiglio comunale Detjon Begaj, dopo avere rivendicato un passato di attivista in Làbas.

Che però manda un messaggio al Pd. "Il tema delle occupazioni e degli sgomberi va approfondito, perché l’argomento non è chiuso, in generale, e abbiamo un lungo mandato da fare insieme. Le sensibilità che esprimiamo devono avere il giusto peso all’interno dell’equilibrio di maggioranza".

 

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