"Basta ricette spot Si parli di pensioni"

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"I partiti parlano di lavoro a spot. Non è abbastanza". Ne è convinto Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil.

La campagna elettorale non la soddisfa?

"Mi pare che tra le tante priorità del Paese non venga considerato abbastanza il lavoro. Bisogna cominciare a pensare seriamente al reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. E, invece, quei redditi sono fermi mentre impazza l’emergenza energia".

Il salario minimo è invocato da più parti...

"Sì, va bene, ma non è la soluzione di tutti i problemi. Bisogna ricordare che non sostituisce il rinnovo del contratto di lavoro. Dobbiamo pensare al futuro del Paese, anche ragionando sull’orario di lavoro".

C’è poi il tema della pensioni. Come intervenire?

"In Emilia-Romagna la pensione media è di 800 euro. Dove va una persona con 800 euro? Se poi ci metti le bollette alle stelle, è chiaro che quell’assegno non è assolutamente in linea con il costo della vita. Ma anche guardando alle buste paga non c’è tanto da sorridere: la media è di 1.200 euro al mese. È chiaro che dobbiamo aspettarci un autunno caldo, anche se avremo freddo visto il problema del gas".

Insomma, è tempo di aumentare i salari?

"Certo. Ma sembra che non sia mai il momento...".

La Uil darà indicazione di voto?

"Non ci schieriamo. Ma la Uil è sempre stata dentro la sinistra sociale. Vedo difficile, insomma, che gli iscritti al nostro sindacato scelgano chi mette prima il grande capitale rispetto ai pensionati... La situazione è difficile: le aziende ancora non chiudono, ma c’è già chi soffre parecchio, come ad esempio tutto il settore ceramico di Sassuolo".

ros. carb.

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