Beatrice Balsamo: "Vi spiego perché la gentilezza salverà il mondo"

La psicanalista bolognese nel suo ultimo libro analizza i rapporti tra le persone e fornisce consigli pratici per la vita di tutti i giorni

Beatrice Balsamo: "Vi spiego perché la gentilezza  salverà il mondo"

Beatrice Balsamo: "Vi spiego perché la gentilezza salverà il mondo"

Esiste una via ‘affettiva’ per la risoluzione dei conflitti? È possibile chiedere ai sentimenti di far tornare centrale l’essere umano? Temi essenziali della contemporaneità, che hanno a che fare sia con la vita di ogni giorno sia con le grandi questioni internazionali, sui quali si interroga Beatrice Balsamo, bolognese, psicanalista, direttrice artistica del Festival Mens-A, nel suo nuovo libro, ‘Saggezza gentile. In una scia di parole’ (Mursia). Il volume verrà presentato stasera alle 18 in SalaBorsa insieme a Chiara Elefante di Unibo, Carla Faralli di Unibo, Massimo Piermattei, direttore Campa, e a Luca Rizzo Nervo, assessore Welfare.

Balsamo, la gentilezza sembra un’espressione in antitesi ai tempi che viviamo.

"Essere gentili dovrebbe diventare una vera moda, una pratica quotidiana, l’unica realmente in grado di contrastare il decadimento morale, la rovina dei valori che è il vero male della nostra epoca. Trionfa l’idea che bisogna affermare con la forza il proprio pensiero. Il libro propone una visione antitetica, una ripartenza dalla rivalutazione del nostro essere persone".

Un libro che è anche una guida.

"Certo, non si tratta di un saggio, di un volume accademico, ma di un manuale rivolto a tutti, consultabile per fornirci gli strumenti necessari a coltivare saggezza e gentilezza. È un invito a fare della cultura il motore delle trasformazioni sociali, di una visione diversa della politica".

A chi rivolgerebbe l’invito a consultarlo?

"A chi detiene il vero potere, ai politici che governano il mondo e che possono decidere delle nostre vite, a chi impegna le proprie energie nei conflitti, spesso animato da un senso di onnipotenza, che la gentilezza potrebbe far mettere da parte".

Che indicazioni pratiche suggerisce al lettore?

"Il nostro ‘rinascimento’ deve partire da un uso diverso del tempo. Dobbiamo, tutti, impegnarci in un esercizio per ridistribuire equamente le ore, dedicandone una parte alla cultura e allo studio. Questo ci permetterà di allenare la nostra mente, come si fa in palestra con il corpo. Il primo beneficio sarà quello di aumentare la nostra capacità di riflessione e di sviluppare la capacità di donare, di entrare in una relazione liberale, senza alcun interesse, con l’altro"

Temi, questi, che affronterà nel festival Mens-A?

"Certo, l’appuntamento con Mens-A è a settembre con studiosi come Salvatore Natoli, Umberto Curi e Maurizio Ferraris a discutere sul significato dell’ ‘essenziale’".

Pierfrancesco Pacoda

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