Bignami (Fd’I) promette battaglia "I nostri candidati? Dal territorio"

Il deputato uscente: "A sinistra paracadutati che dovranno usare il navigatore per arrivare a Bologna. Molti seggi restano comunque contendibili. Punteremo su crisi energetica, difesa del lavoro e salari"

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"Noi puntiamo su persone radicate sul territorio. A sinistra ci saranno paracadutati che per arrivare a Bologna useranno il navigatore". Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, lancia una campagna elettorale capillare. Sul territorio. Tra porta a porta, incontri e riunioni.

Il Pd ha stretto il patto con Calenda e il centrodestra ha fatto un vertice nazionale. Che cosa è emerso dal summit?

"Noi stiamo costruendo il programma per convinzione e non per convenienza. Siamo insieme da 28 anni, dal 1994. Il centrodestra è l’unico progetto che garantisce stabilità e solidità all’Italia".

Il Pd con Azione, però, rischia di essere più forte...

"Quell’alleanza mi sembra la tela di Penelope, entrano partiti e ne escono altri. Hanno messo insieme Gelmini e Fratoianni, Di Maio e Carfagna, Tabacci e Fassina. Se anche dovessero vincere sarebbe un’Italia paralizzata che non andrebbe d’accordo su nulla".

A Bologna, però, i seggi contendibili rischiano di essere meno dopo l’accordo Pd-Azione...

"Mah. Non cambia sostanzialmente niente. Calenda è stato eletto dal Pd. Mi fa ridere che i dem festeggino un accordo con un eletto del loro partito. E poi perdono pezzi... Renzi non mi pare della partita".

Crede che anche nella terra rossa d’Emilia abbiate chance di far bene?

"Sì. Credo che sia nei fatti e nei numeri. Noi puntiamo su candidature espressione del territorio. A sinistra per arrivare a Bologna useranno il navigatore visto i nomi extra territorio che avranno nelle liste. Ma li aspetto tutti a Ca’ de’ Fabbri o alla Berzantina...".

Si candiderà?

"Candidato o no cambia poco. Giorgia sa che ci sono. Ma ci sono soprattutto per la nostra nazione. Come vorrà utilizzarmi andrà benissimo".

La sfida che si sta profilando in vista del 25 settembre è tra Meloni e Letta. Quale sarà il primo partito: Pd o Fd’I?

"La sfida è per vincere non per essere il primo partito. Il centrodestra ha un’idea di nazione di cui Giorgia Meloni è la miglior interprete. Di là c’è un’armata Brancaleone alla quale manca pure la simpatia dell’armata Brancaleone. La loro ragione d’essere? Qualificarsi contro qualcosa, non hanno una posizione positiva su nulla. Non si sa che cosa vogliano: trivelle, nucleare, taglio del cuneo fiscale. L’unica cosa chiara è che vogliono aumentare le tasse".

A Bologna come sarà la campagna elettorale?

"È già partita con gazebo, incontri, porta a porta. Punteremo su crisi energetica, Pnrr, difesa del lavoro e del potere d’acquisto. E poi sicurezza e decoro perché Bologna è sempre più sporca".

Giorgia Meloni verrà in città?

"Di sicuro faremo un’iniziativa di piazza. Ma vedo che a Bologna si sta facendo di tutto per evitare che ce ne sia garantita una. Queste forme di bavaglio capitano solo qui. Confidiamo che il prefetto vigili".

Rosalba Carbutti

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