Dei cinque luoghi di culto intitolati allo Spirito Santo esistiti a Bologna in un millennio, solo la chiesa di via Lepido è ancora attiva. Tuttavia, due di essi sono ancora riconoscibili: l’oratorio-chiesa dello Spirito Santo in via Val d’Aposa, restaurato da Alfonso Rubbiani nel 1892 con i fondi della banca limitrofa, che, dopo un periodo di uso improprio, nel 1965 finanziò un nuovo restauro, e la chiesa fu riconsacrata dal cardinale Giacomo Lercaro. Il secondo luogo è la chiesa dello Spirito Santo in via Testoni (foto), con il convento, costruito nel 1746 su progetto di Alfonso Torreggiani, che ospitava una comunità di canonici regolari: la facciata rivela la presenza della chiesa fino alla soppressione del 1797. Colpita dalle bombe nel 1943, ora ospita attività civili.
Marco Poli
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