Bologna com’era: le vie ricordano il massacro delle Fosse Ardeatine

Due vittime delle Fosse Ardeatine, Manfredi Azzarita e Giorgio Ercolani, sono ricordate nella toponomastica bolognese. Entrambi militari italiani, furono fucilati dai nazisti dopo l'attentato di via Rasella.

Bologna com’era: le vie ricordano  il massacro delle Fosse Ardeatine

Bologna com’era: le vie ricordano il massacro delle Fosse Ardeatine

Due delle vittime delle Fosse Ardeatine sono presenti nella toponomastica bolognese: abbiamo ricordato Manfredi Azzarita, piazza notissima agli appassionati di basket dove si trova il Palazzo dello Sport. Oggi ricordiamo Giorgio Ercolani (foto) al quale fu intitolata il 20 dicembre 1956 una via limitrofa a piazza Azzarita. Anche Giorgio Ercolani, nato a Cremona e residente a Bologna negli ultimi tempi della sua vita, fu fra le 335 vittime della rappresaglia nazista dopo l’attentato di via Rasella. Dopo l’8 settembre 1943, il capitano Azzarita e il tenente colonnello Ercolani aderirono al Fronte Militare Clandestino: entrambi militari dell’esercito Italiano, scelsero di stare con il Re e Badoglio. Giorgio Ercolani, arrestato il 24 gennaio 1943, accusato di collaborazione con partigiani e con inglesi, fu torturato e poi fucilato e gettato con altri 334 nelle Fosse Ardeatine.

Marco Poli

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