
Lo show ’M’illumino di Bologna’
Non c’è solo il Bologna calcio, adesso più che mai sulla cresta dell’onda. C’è tutta la città delle Torri, la sua storia, le sue strade, i suoi personaggi e, soprattutto, i suoi primati (tantissimi) nello spettacolo ’M’illumino di Bologna’, scritto, recitato e portato in giro per la provincia da Fabio Federici, ex vice sindaco di Valsamoggia, nato, cresciuto e residente a Crespellano. Replicato per dieci volte in appena un anno e visto da almeno 2.500 persone, lo spettacolo di Federici andrà in scena per l’ultima volta il 23 marzo prossimo al teatro Verdi di Crevalcore. Significativo il sottotitolo che gli ha dato: ’Atto d’amore ad una città meravigliosa. 30 secoli di personaggi, immagini, storie, aneddoti e canzoni, raccontati in 100 minuti’.
Per realizzare questo spettacolo Federici si è avvalso del supporto musicale e artistico di tre bravi professionisti: Vania Gualandi (voce), Fabio Bit Belletti (fisarmonica) e Maurizio Selvini (chitarra). Ma quanti sono i primati di Bologna? "Ne ho perso il conto – confessa Federici – provo ad elencarne alcuni. Sul nostro territorio è ancora funzionante l’acquedotto più antico che risale al primo secolo avanti Cristo. Sotto le Torri nel 1088 si è insediata la prima università del mondo. Qualche anno dopo (1191) è stato realizzato il Canale di Reno che da Casalecchio porta ancora oggi l’acqua nel centro di Bologna e che, nei secoli, ha alimentato fino a 331 mulini per la filatura della seta e il primo filatoio idraulico (1272). A Bologna è stata creata la rete di portici più estesa al mondo (62 chilometri) con il portico più stretto (85 centimetri in via Senzanome) e tanti altri".
Nicodemo Mele