Bologna, la tassa sul trasporto salme “è vergognosa”. E scrive a Mattarella

La denuncia di un professore che ha pagato quasi 180 euro per portare le spoglie della madre da Bologna a Molinella. Il Quirinale: “Informato il ministero dell’Economia”

Un carro funebre (archivio)

<p>Un carro funebre</p>

Bologna, 31 gennaio 2023 – “E’ ignobile, vergognoso e immorale che, per fare cassa, i Comuni possano imporre una tassa di trasporto salme”. Il professor Vitaliano Tugnoli, che si è visto recapitare un avviso di pagamento di 179,41 euro dal Comune di Bologna (Bologna servizi cimiteriali) come tassa sul trasporto della salma della madre da Bologna a Molinella, ha ritenuto “disumano” quello che chiama “pedaggio sulla morte”. Al punto da prendere carta e penna e scrivere direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La risposta del Quirinale “è stata sollecita”, racconta il professore: “Il Capo dello Stato non può adottare specifiche misure, non potendo interferire sull’esercizio di competenze assegnate ad altri Organi dello Stato”, si legge”. Ma, “in considerazione della delicatezza della questione da Lei sollevata – fa sapere il Quirinale - la Sua nota è stata sottoposta all’attenzione del Ministero dell’economia e delle finanze per le valutazioni di competenza”.

Il professor Tugnoli, associato di Biochimica all’Unibo, ha scritto anche al Comune, che dal diritto di trasporto salme (“vera e propria tassa della vergogna”), solo nel 2021 “ha incassato oltre un milione di euro”. Il docente rilevava che il Comune non è obbligato dalla legge a imporre la tassa sul trasporto salme. “Può infatti scegliere di non imporre alcun balzello o praticare importi inferiori”. Tugnoli fa gli esempi di Modena, “dove la tassa non è applicata”, o di Forlì e Cesena, dove il costo è di 70 e 100 euro. Il professore ha quindi suggerito al Comune “un’altra forma di tassazione, alternativa, giusta e non immorale”. Allegando, per esempio, foto di centinaia di auto parcheggiate in modo selvaggio nei dintorni dello stadio durante le partite di calcio. “Anche in questo caso, nessuna risposta”.

"Non cerco pubblicità”, afferma il professor Tugnoli. Ma “questo balzello è disumano e mortifica la sensibilità delle persone che vivono il dolore della perdita di un famigliare. Ho solo il desiderio che i cittadini sappiano che i Comuni, anche se la normativa lo consente, prevedono ricavi in un modo così immorale e vergognoso”.

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