Patrick Zaki: “A Natale prego per i cristiani di Gaza”. E chiede il cessate il fuoco

Il messaggio sui social dell’attivista egiziano, cittadino onorario bolognese: “Preghiamo perché sopravvivano a questa campagna genocida e lavoriamo attivamente per porvi fine il prima possibile”

Bologna, 25 dicembre 2023 –  Patrick Zaki, l’attivista egiziano laureato all’Unibo, nonché cittadino onorario di Bologna, nel giorno di Natale chiede il cessate il fuoco su Gaza.

Patrick Zaki
Patrick Zaki

Lo fa affidandosi a un post su Facebook: “Non saremo in grado di festeggiare quest'anno sapendo che i cristiani di Gaza hanno le loro chiese distrutte e hanno perso i loro cari dopo una serie di attacchi contro le chiese, con persone innocenti che vi si rifugiavano all'interno – le sue parole pubblicate sulla sua pagina social e scritte in italiano –. Continueremo a chiedere un cessate il fuoco, la fine dello spargimento di sangue e della carestia. Ricordiamoli oggi e preghiamo perché sopravvivano a questa campagna genocida e lavoriamo attivamente per porvi fine il prima possibile”. 

Un messaggio di rabbia e speranza insieme, che comincia così: “Gesù fuggì con sua madre Maria per trovare riparo per la sopravvivenza. Oggi, migliaia di bambini palestinesi vengono sfollati con le loro madri per sfuggire alle incursioni dell'esercito israeliano sulla loro testa. Cristo ha vissuto la sua vita sulla Terra predicando la pace e la giustizia, ma né i figli della Palestina né le loro madri le hanno mai viste. Circa 15.000 bambini e donne sono stati uccisi”, scrive Patrick, che è cristiano copto. 

Non è certo la prima volta che l’attivista si esprime sul conflitto israelo-palestinese in atto, tant’è che alcune sue affermazioni via social contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, due mesi fa, scatenarono la polemica e le opposizioni in consiglio comunale proposero che gli fosse revocata la cittadinanza onoraria sotto le Torri. Proposta rigettata dal Comune.

Sempre oggi, Patrick ha inoltre riconvidiso sulla propria pagina Facebook un post della segretaria del Pd, Elly Schlein, sulle 68 vittime di un raid dell’esercito israeliano su un campo profughi di Gaza. 

Zaki fu  arrestato il 7 febbraio del 2020 all’aeroporto del Cairo, di ritorno a casa da Bologna, dove studiava al Master europeo di studi di genere ‘Gemma’  all’Alma Mater. Tra le accuse: istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e attività social che mina la sicurezza pubblica. Dopo anni di carcere e torture, processi e rinvii, è stato condannato il 18 luglio 2023, ma il giorno successivo ottenne la grazia di al-Sisi. Il 20 luglio scorso è tornato in libertà, il 23 era in visita alla “sua” Bologna. 

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