
Bologna, 17 ottobre 2023 – L’attentatore di Bruxelles sarebbe transitato per Bologna e non solo. Ieri sera l’Europa è ripiombata nel terrore dopo che l’assalitore Abdesalem Lassoued ha sparato sulla folla uccidento due persone. Oggi l’uomo è stato ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco, in un bar nei pressi della propria abitazione.
Lassoued arrivò a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Dopo una permanenza in Italia finì n Svezia, da dove sembra sia stato espulso. Tornato in Italia, nel 2016 fu identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato: aveva espresso la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L'uomo è stato monitorato anche dall'intelligence. In seguito è andato in Belgio. Non si esclude che ieri abbia colpito proprio due svedesi per il malcontento che provava verso il Paese da cui era stato espulso.

In uno screenshot tratto da un video di un suo profilo Facebook, poi oscurato, si evince che è stato anche a Genova, durante le sue peregrinazioni. Il profilo oscurato è intitolato a Slayem Slouma, probabilmente l'alias utilizzato dal 45enne tunisino identificato come Abdesalem Lassoued.
L’attentato di Bruxelles: la dinamica
Testimoni raccontano che l’attentatore mentre sparava alle sue vittime gridava ‘Allah Akbar’ prima di fuggire. Ha annunciato in un video su Facebook di aver "vendicato i musulmani”.
La firma jihadista
Con l’attacco di ieri sera il Belgio torna ad essere colpito dal terrorismo islamico. Teatro, ancora una volta Bruxelles. Il 22 marzo 2016 la capitale belga divenne oggetto di una serie di tre attentati terroristici coordinati, avvenuti nell’area metropolitana della città. Due attacchi avvennero presso l’aeroporto di Bruxelles-National, nel comune di Zaventem, ed uno alla stazione della metropolitana di Maelbeek/Maalbeek, nel comune di Bruxelles. Gli attentati vennero rivendicati il giorno stesso dall’Isis. Le vittime furono 38 (35 cittadini più tre terroristi) con trecentoquaranta feriti.
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