
Caab riapre al pubblico: "Cibo fresco e accessibile"
"Tutta Bologna può ora fare la spesa da noi". Spiega Marco Marcatili, direttore del Caab, Centro agroalimentare Bologna, che da ieri ha riaperto ai privati cittadini. Sarà possibile acquistare frutta e verdura, a cassetta, per due mattine a settimana, dalle 7.30 alle 9 tutti i mercoledì e venerdì. "La città qui troverà qualità, sicurezza, prezzo e varietà", continua il presidente del Caab. Quindici operatori da tutta Italia vendono oltre 10 mila varietà di frutta e verdura ogni anno, per 240 mila tonnellate di prodotto. E, grazie ai 100 mila controlli igienico-sanitari l’anno, è dotata del presidio dell’Ausl di Bologna.
A chiarire quanti sono i bolognesi a conoscenza di queste possibilità, ci ha pensato l’indagine ‘Caab awareness’ che ha misurato le opinioni di 500 bolognesi riguardo la piattaforma dell’ortofrutta in città, dando contezza delle preferenze su orari di apertura, qualità e generi alimentari. Il 57% degli indagati conosce il Caab (+17% rispetto al 2022), ma solo il 10% usufruisce dell’ortofrutta. Un’operazione sociale e antinflazione perché "la qualità del fresco non deve essere solo per i più ricchi", sottolinea Mercatili. Caab è un mercato notturno nel quale ogni notte lavorano circa mille persone, ora però la situazione è drastica. "Manca il ricambio generazionale, così morirà questo lavoro", riflette Duccio Caccioni, direttore di mercato Caab. L’81% delle famiglie sarebbe interessato a compare all’ortofrutta. D’altro canto, il consumo è in netto calo e "si è dimezzato in 20 anni". Bisogna "lavorare sullo stile di vita del consumatore", conclude Caccioni. "Il bello, per le famiglie, è che qui trovano prodotti freschi. Comprare a cassetta non deve far paura, i nostri prodotti durano di più e costano meno rispetto al supermercato", dice Giada Grandi del Caab.
Da questo sabato, aprirà, all’interno del magazzino, l’ortomercato dei prodotti agroalimentari locali con salumi, formaggi etc. Dalle 15 alle 20 di ogni venerdì e sabato, a vendere i propri prodotti da sabato 17, ci sarà anche Michele Arena, il pastore di Montechiaro. "Non dormo mai – sorride –, ma sono felice di lavorare tutto il giorno per questa nuova avventura". Tra le proposte in via di realizzazione c’è anche il mercato del pesce, finanziato col Pnrr. Contro lo spreco di cibo, l’azienda da 50 anni collabora con un gruppo cristiano che raccoglie il cibo e lo consegna a degli enti benefici.
Giovanni Di Caprio