"Capelli e millepiedi nelle pappe". L'allarme dei genitori

Casi alle Croce Coperta e Don Bosco. "Ma chi controlla i pasti?" IL PRECEDENTE Filo di ferro nel panino

Mensa a scuola (Foto Castellani)

Mensa a scuola (Foto Castellani)

Bologna, 1° novembre 2015 - Elementare Croce Coperta: penne al sugo e purè con condimento extra di capelli. «Mia figlia non mangia più a scuola»: è furente, ma anche «molto, molto preoccupata», mamma Katia Parisi, la cui bimbetta di IV A si è trovata questo ‘cibo’ speciale nel piatto durante il pasto di mezzogiorno nella scuola di via Marziale.

C’è agitazione, tra i genitori, per la pappa di RiBò, la società interamente privata, composta da Gemeaz-Elior e Camst, che dal 15 settembre prepara, al posto di Seribo ormai liquidata, i 18mila pasti per materne, elementari e alcune medie cittadine. Capelli trovati in due menù successivi, mercoledì e giovedì, ma nella stessa scuola, servita dal centro Erbosa. Scuola che, coincidenza vuole, faccia parte dello stesso istituto comprensivo, il 15, cui fa capo anche l’elementare Casaralta. Dove un bimbo di 7 anni si è trovato in bocca un filo di ferro addentando una mozzarellina.

Capelli, filo di ferro, ma anche una puntina dentro al panino. Come è accaduto a una bimba di quinta dell’elementare Jean Piaget (in quota al centro pasti Fossolo), che non appena ha sentito «qualcosa di freddo in bocca» l’ha sputato subito. Il peggio è stato evitato per un soffio, grazie alla prontezza dei piccoli commensali. Per non parlare della lisca di merluzzo (questa sì deglutita, per fortuna senza conseguenze) all’elementare Lipparini (servita dal centro pasti Casteldebole).

E così i vassoi sono finiti nel mirino di Ausl e Nas, dopo la denuncia di una mamma. Per non parlare del Palazzo, dove il consigliere di FI Marco Lisei ha chiesto un’udienza urgente. «I capelli sono stati raccolti dalla maestra, che poi ha fatto la segnalazione a RiBò – racconta mamma Katia – Mercoledì mia figlia, nella pasta, ne ha trovati molti. Il giorno dopo non è stata a mensa, ma alcune mamme mi hanno riferito che ne sono stati trovati altri, anche se meno rispetto al giorno prima, questa volta nel purè».

I pasti ‘capelluti’, solo nella IV A, «sono stati una decina in tutto», attacca la mamma, a cui RiBò e il Comune, al momento, hanno risposto con un sonoro silenzio. «Ho parlato solo con il preside, secondo il quale dobbiamo aspettare gli esiti dei controlli. Ma intanto o tengo a casa mia figlia oppure le do il panino a mezzogiorno», rincara Katia, che ha segnalato l’episodio anche al Comune. «E’ un’escalation preoccupante – chiude la mamma –. RiBò c’è solo da un mese e si sono già verificati questi episodi. Chi controlla?».

L’allerta fra i genitori è alta. E gli allarmi si susseguono: martedì scorso, nella pappa di un bimbo sempre della Croce Coperta, sarebbe stato trovato uno scarafaggio. Da via Marziale a via Vizzani, elementare Don Bosco: «Alcuni bimbi hanno parlato di un millepiedi nell’insalata», racconta un papà che poi cerca di placare l’ansia con una battuta: «L’Oms ci ha detto che gli insetti ci salveranno dalla fame, RiBò è già avanti». Infine, in un’altra scuola c’è chi ha trovato «spinaci che puzzavano di fogna, tanto che una compagna di scuola di mia figlia la sera ha rimesso», assicura un genitore.

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