Carico illegale di animali, scoperti sedici cani stipati in un furgone

San Benedetto, denunciato un 45enne

Uno dei cagnolini salvati

Uno dei cagnolini salvati

San Benedetto Val di Sambro (Bologna), 23 settembre 2014 - Viaggiavano in piena notte, diretti al Nord, destinati forse a famiglie che li avevano acquistati o adottati a distanza, ma il mezzo che li trasportava non era idoneo a coprire un tragitto così lungo, alcuni di loro non erano nemmeno dotati di microchip ed era del tutto assente il diario di bordo che doveva indicare provenienza, destinazione degli animali e durata del viaggio. Il fiuto di una poliziotta della stradale di Pian del Voglio ha portato alla scoperta di 16 cani, fra cui otto cuccioli, trasportati irregolarmente su un furgone Iveco Daily bianco. Il mezzo è stato fermato sull’autosole nei pressi del casello di Pian del Voglio, l’altra sera poco prima di mezzanotte.

In questa settimana, a livello nazionale, sono stati intensificati i controlli sui trasporti di animali e la polizia autostradale di Pian del Voglio, che ha sempre avuto un’attenzione particolare per questo genere di traffici, ha subito intercettato un carico illegale. Alla guida del mezzo c’era un quarantacinquenne di Reggio Calabria, che è stato denunciato per traffico illecito di animali da compagnia. Il furgone era dotato di bocchettoni per l’aria ma privo dell’autorizzazione necessaria per trasportare animali sulle lunghe distanze. I cani, visitati da un veterinario dell’Ausl, sono apparsi stressati a causa del trasporto non adeguato.

Gli animali sono sia meticci che di razza: Jack Russel, Shih Tzu, Jagdterrier. Cinque bestiole erano prive di microchip e una aveva un passaporto serbo, alcuni avevano i libretti sanitari e delle vaccinazioni ma la documentazione di trasporto era inesistente. I poliziotti hanno quindi proceduto al sequestro e informato il pm di turno della Procura di Bologna, Marco Mescolini. Gli animali sono stati affidati al gestore del canile comunale di Calderara, Ernesto Zagni. «Sembrava una delle classiche ‘staffette della speranza’ – spiega –. Gli animali erano a quanto pare destinati a diverse località del Nord. Ad esempio, due cuccioli di Jack Russel sarebbero partiti da Palermo e destinati a una famiglia di Cuneo, mentre su quelli senza microchip il trasportatore è rimasto vago, evidentemente sapendo che si trattava di situazioni per cui c’erano dei problemi.

I cani non sono in cattive condizioni ma erano stressati per il lungo tragitto. Ora, per quelli che hanno il microchip si sta cercando di risalire ai proprietari, in modo tale da avvisarli perché possano venire essi stessi a prenderli». I sequestri di cuccioli sulle tratte autostradali bolognesi non sono rari e spesso si tratta di situazioni molto più gravi di quella scoperta l’altra notte. Lo scorso 2 aprile sull’A13 la polizia di Altedo aveva fermato un carico di ben 220 cani di razze pregiate nati da pochi mesi, accompagnati da documenti contraffatti: venduti sul mercato avrebbero fruttato oltre 100mila euro.

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