Chi vuole vedere la Bologna del futuro deve andare alla Bolognina. Parola del sindaco Matteo Lepore che, all’inaugurazione della nuova casa di quartiere dedicata a Katia Bertasi, tra le vittime della bomba del 2 agosto, ha ricordato come proprio nel quartiere tra i più multietnici e giovani della città si "impari a diventare bolognesi". L’area di piazza Lucio Dalla, che il sindaco ha definito "la piazza Maggiore del futuro", sulla quale si affaccia la nuova struttura non è diventata una zona piena di grattacieli e di edilizia residenziale di lusso. Al contrario, a 15 anni di distanza dai primi progetti e grazie alla tenacia dei cittadini, in via Fioravanti sono stati realizzati "un parco dedicato alle vittime della strage del 2 agosto, una Casa della Salute che funziona da alcuni anni, le scuole Federzoni, case di edilizia sociale Acer", ricorda Lepore. Il cuore delal zona sarà proprio la nuova casa di quartiere che ospiterà diverse associazioni tra cui Auser, Cucine Popolari, Next Generation Italy, Ancescao, Senza il Banco e, all’interno della Palestra Fantoni, le attività di Dojo Equipe. La presidente del quartiere, Federica Mazzoni ha poi ricordato come lo spazio inaugurato punti "ad accogliere tutti i bolognesi, dai 9 ai 99 anni".
b. d. r.