Cento musei nel sistema nazionale Ok della Regione, 13 sono in città

Quelli accreditati spaziano dai civici a quello di Ustica più cinque in provincia, tre a Imola e uno a Dozza

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"I nostri musei? Come il Quarto Stato procedono, uniti, verso il Sol dell’Avvenire". Usa questa metafora Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, per annunciare che un centinaio di musei civici e privati dell’Emilia Romagna sono riusciti a superare l’iter di accreditamento della Regione e oggi sono inseriti nel Sistema museale nazionale. Dopo uno screening di 157 richieste, le domande di 102 musei sono state accolte, circa un terzo delle 540 strutture (non statali e non universitarie) del nostro territorio. Nell’elenco dei 102 musei che hanno passato il vaglio di qualità della Regione, tredici sono bolognesi, cinque in provincia, tre a Imola e uno a Dozza.

In città ci sono i civici (archeologico, collezioni comunali d’arte, Davia Bargellini, medievale) oltre al museo ebraico, della Musica, del Patrimonio industriale, il Mambo, il museo Morandi e del Risorgimento, il museo d’impresa Unipol, quello di Ustica e l’istituto dei ciechi Francesco Cavazza. In provincia spiccano il museo della civiltà contadina di Bentivoglio, quello della civiltà villanoviana di Castenaso e della preistoria di San Lazzaro, oltre a tre istituti di Imola (Rocca Sforzesca, Palazzo Tozzoni e museo San Domenico), la Pinacoteca di Pieve di Cento e il museo archeologico ambientale di San Giovanni in Persiceto.

Il vaglio dei musei dell’Emilia-Romagna ha permesso una ricognizione tra quelli che hanno raggiunto i livelli minimi di qualità del servizio e dell’organizzazione. Si tratta di strutture piccole, a volte piccolissime. Molte non hanno nemmeno un sito web proprio, ma si appoggiano ai portali delle istituzioni di riferimento. Tra le criticità riscontrate, la mancata apertura delle 24 ore settimanali minime. Il ‘mucchio selvaggio’ di 102 strutture, come lo definisce l’assessore Felicori, "può spendere questo accreditamento con il pubblico, gli sponsor, le istituzioni. Il bicchiere è mezzo pieno. Ma c’è anche molto da fare", assicura.

Il Sistema museale nazionale punta a mettere in rete oltre 5mila musei. Possono accedere tutti i musei, indipendentemente dalla loro titolarità, pubblica o privata, su base volontaria e mediante un processo di accreditamento che, per i musei non statali, può essere coordinato dalle singole Regioni e comporta l’adeguamento a una serie di standard. E chi non ha passato il test? Può ritentare con un nuova finestra che viale Aldo Moro riaprirà entro la fine dell’anno.

ros. carb.

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