Bologna, 27 novembre 2024 – Non è un risposta diretta, ma certamente è una notizia che arriva al cuore del piccolo Samuel che ha scritto una letterina a Babbo Natale per chiedere come regalo la protesi che gli serve per camminare.

Perché il Centro protesi Inail di Vigorso sforna sogni per tantissimi, grandi e piccini. Eppure dalla terribile alluvione di ottobre l’attività è ferma, per l’ennesima volta a causa del quarto allagamento che ha causato danni milionari.
Oggi Città metropolitana, Regione, Agenzia regionale per il lavoro, Comune di Budrio e i rappresentanti del centro di Vigorso hanno messo nero su bianco che occorre "far ripartire al più presto, in piena sicurezza, l'attività”. Ma non solo. Bisogna anche “valutare l'ipotesi a medio termine di un nuovo sito nel territorio del Comune di Budrio”, si parla quindi apertamente di “trasferimento in un nuovo sito in area sicura, sotto il profilo del rischio idrogeologico e dell'assetto del territorio”.
Il primo obiettivo, dunque, è ripartire con la produzione di protesi che ha aiutato negli anni migliaia di persone, a cominciare da Alex Zanardi, Bebe Vio oltre a oltre a Mustafa El Nezzel, il bimbo siriano nato senza arti a causa degli effetti di un bombardamento chimico.
Il Comune di Budrio ha dato disponibilità a individuare soluzioni per la ricollocazione del Centro all'interno del proprio territorio, se non sarà possibile, si valuterà un trasferimento nella provincia bolognese. Al termine dell'incontro la Città metropolitana ha rinnovato l'impegno a monitorare il percorso condiviso attraverso il Tavolo di Salvaguardia e la disponibilità a convocare incontri periodici di aggiornamento.