Clima ed energie rinnovabili La sfida 2030 per una città green

Il convegno di Confartigianato con il vice ministro Galeazzo Bignami: "Sostenibilità, con equilibrio"

Clima ed energie rinnovabili  La sfida 2030 per una città green

Clima ed energie rinnovabili La sfida 2030 per una città green

di Giorgia De Cupertinis

Bologna si schiera in prima fila. E nella lotta al cambiamento climatico, sfoderare l’arma vincente dall’arsenale significa "mirare a un’azione coordinata, che metta insieme istituzioni, imprese e cittadini". Questa è la strada principale su cui condurre le prossime sfide, delineate durante il convegno ‘Bologna Climate Neutral 2030’, promosso da Confartigianato per affrontare, nel corso di un vero e proprio momento di confronto ad hoc sul tema, gli aspetti cruciali di una sfida "presente e futura". Nella sua missione clima, la città dovrà infatti fare leva su alcuni progetti chiave, come la sostituzione delle forniture di origine fossile con forniture da fonti rinnovabili, la decarbonizzazione del trasporto pubblico locale, fino alla qualificazione energetica dell’edilizia residenziale pubblica o allo sviluppo di distretti a energia positiva. E, tassello dopo tassello, continuare a costruire un solido percorso per raggiungere, così, il maxi obiettivo entro il 2030.

"I cambiamenti climatici ci spaventano, ma dall’altra parte è fondamentale iniziare a mettere sul tavolo le diverse opportunità e collegare le riflessioni in una visione d’insieme – precisa Anna Lisa Boni, assessore comunale alla transizione ecologica –. Parliamo di una una vera e propria missione, che abbraccia tanti diversi attori. Attraverso un lavoro dettagliato e di insieme, vogliamo ridurre le emissioni e rendere questa città più sana e attrattiva". Allo stesso tempo, però, per una sfida di livello globale "bisogna calibrare bene come arrivare all’obiettivo. Nessuno vuole un mondo inquinato, ma bisogna farlo con grande, grandissimo equilibrio – spiega il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami –. È infatti necessario non fermarsi, ma allestire allo stesso tempo degli strumenti che garantiscano, a fronte di una sostenibilità ambientale, anche meccanismi di sostenibilità economica e sociale. In assenza di questo gioco di equilibrio, non sarà possibile andare avanti. E bisogna quindi scindere quella che è ambizione da quella che è spregiudicatezza". Sul tema, secondo Emilio Lonardo, Presidente BolognaEuropa, "è importante pensare globalmente e agire localmente – afferma –. Le nostre città devono mettere in campo micro e macro azioni, per produrre opportunità di cambiamento". Non solo. È l’economista Tito Boeri, infatti, a sottolineare in primis "la grande opportunità del Pnrr – precisa – opportunità che non bisogna certamente perdere, altrimenti i rischi saranno molti. Bisogna infatti porsi degli obiettivi realistici e perseguirli con coerenza: se si agisce in ritardo, allora i costi saranno maggiori". Alta l’attenzione anche sul tema della Co2, un problema che "si risolve a livello globale o, altrimenti, non si risolve proprio – aggiunge Chicco Testa, presidente di Fise-Assoambiente –. Purtroppo, dal 1990, le emissioni di Co2 hanno continuato a crescere di anno in anno, ad eccezione dei due anni segnati dal Covid. Non solo: per quest’anno, sono previsti consumi record di petrolio, oltre 100 milioni di barili al giorno".

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