Comunale, ecco la Norma dedicata a Maria Callas

Non solo opera ieri nel nuovo teatro, ma anche una mostra sull’icona. Il soprano avrebbe compiuto cent’anni: esposte foto e testimonianze.

Comunale, ecco la Norma  dedicata a Maria Callas

Comunale, ecco la Norma dedicata a Maria Callas

"Ho scritto delle memorie. Sono contenute nella musica che interpreto. La sola lingua che possiedo veramente". Lo diceva Maria Callas, leggendario soprano, che quest’anno avrebbe compiuto cent’anni. A lei è dedicata la Norma di Vincenzo Bellini in scena al Comunale Nouveau fino al 23 marzo. Un titolo rappresentativo per il soprano, che vestiva i panni di Norma con un’interpretazione simbiotica. Protagonista dello spettacolo, diretto da Pier Giorgio Morandi e firmato dalla regia di Stefania Bonfadelli, è Francesca Dotto, che debutta al Comunale. Tra gli ospiti in sala per la prima di Norma: Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana e de La Cassa di Ravenna; la senatrice Sandra Zampa; il deputato Andrea De Maria; Elena Di Gioia, delegata alla Cultura del sindaco; il professor Roberto Grandi e la collezionista d’abiti Cecilia Matteucci. La giornalista e scrittrice Patrizia Finucci Gallo apprezza "l’opera di grande valore. Il sovrintendente Fulvio Macciardi ha puntato sui giovani per celebrare Maria Callas".

Non solo. È stata allestita, infatti, anche la mostra Salotto Callas, proprio all’ingresso del Comunale Nouveau. Racchiude lettere, ritagli di giornale e confessioni intime – "Mi piacerebbe essere Maria, ma devo vivere all’altezza delle aspettative della Callas", per esempio. E poi decine di foto che ritraggono Maria nella vita dietro le quinte, più che il grande soprano. Due abiti, con strascichi lunghissimi di velluto, uno rosso e uno viola, riproducono i costumi di scena che Callas indossò nella produzione di Norma del 1964 all’Opéra Garnier per l’Opéra National de Paris. Molte delle immagini inedite appartengono all’album privato di Giovanna Lomazzi, amica intima della cantante. "Mi chiamava sempre sorellina – dice Lomazzi –. L’amicizia con Maria appartiene agli anni più belli, quelli di una giovinezza sfolgorante, per merito suo. Ancora adesso ho rimpianti e nostalgie per quel legame così importante".

Amalia Apicella

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